Lago di Garda, nasce un progetto interregionale per la gestione sostenibile della pesca

Un lago da proteggere, un patrimonio da conoscere e da tramandare. Parte in questi giorni un nuovo progetto di studio interregionale dedicato alla gestione sostenibile della pesca nel Lago di Garda, promosso da Regione Lombardia insieme a Regione Veneto, Provincia autonoma di Trento e Università degli Studi dell’Insubria, con l’obiettivo di tutelare la biodiversità e garantire un futuro al settore ittico gardesano.
L’iniziativa, annunciata alla stampa dall’assessore lombardo Alessandro Beduschi (Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste), rappresenta una rinnovata collaborazione tra i territori che si affacciano sul Garda, chiamati a condividere una visione comune sulla salvaguardia dell’ecosistema lacustre.
“Il Garda – ha dichiarato Beduschi – è un ambiente ricco di biodiversità ma esposto a diverse pressioni: dall’impatto umano alla presenza di specie invasive, fino all’inquinamento delle acque. Tutti fattori che negli ultimi anni hanno inciso sulla quantità e qualità del pescato. Con questo progetto vogliamo costruire un modello condiviso e sostenibile di gestione del patrimonio ittico”.
Uno studio fino al 2027, con l’Insubria capofila scientifico
Il programma di ricerca, che si concluderà nel 2027, dispone di un budget complessivo di 830.000 euro, finanziato dal Fondo Europeo FEAMPA 2021-2027.
Regione Lombardia destina 265.000 euro all’Università dell’Insubria, che avrà il ruolo di coordinatore scientifico del progetto.
Lo studio si concentrerà sulle specie di maggiore interesse per la pesca professionale, come coregone e agone, analizzando la sostenibilità delle tecniche e degli attrezzi utilizzati, ma anche la convivenza con il carpione del Garda, specie endemica e simbolo del lago, oggi particolarmente vulnerabile.
Un settore storico in difficoltà
Nel Lago di Garda operano circa 80 imprese di pesca professionale, custodi di una tradizione antica e profondamente legata all’identità del territorio. Tuttavia, negli ultimi anni il comparto sta affrontando una fase di crisi, segnata dal calo delle catture e dalla sospensione delle immissioni di coregone, ancora bloccate da vincoli normativi.
Il nuovo progetto si propone di fornire basi scientifiche aggiornate per conciliare la tutela ambientale con la sostenibilità economica della pesca, individuando strategie di gestione condivisa tra le tre sponde del lago.
Un laboratorio di sostenibilità
“Il Garda – ha sottolineato ancora Beduschi – è un laboratorio di sostenibilità dove la salvaguardia ambientale e il sostegno alle imprese devono camminare insieme. Solo così possiamo garantire un futuro alla pesca professionale e alla biodiversità del lago.”
Con questo studio, il più ampio mai realizzato in forma congiunta tra Lombardia, Veneto e Trentino, il Lago di Garda torna a essere punto d’incontro tra ricerca, istituzioni e comunità locali: un esempio concreto di come la cooperazione possa tradursi in azione per un equilibrio duraturo tra uomo e ambiente. (n.f.)










