L’acqua è donna: all’Enaip di Arco l’antropologa svela i segreti dei fiumi

Redazione16/03/20253min
Due allieve della 3^ GARA

 

Un fiume non è solo acqua che scorre. È storia, cultura, potere. E sono le donne, spesso, a custodirne i segreti. La dottoressa Irene Leonardelli, antropologa con un curriculum internazionale e un dottorato in ecologia politica e studi di genere, dopo anni di ricerca tra i villaggi aridi del Maharashtra, in India, è tornata in Italia per condividere la sua esperienza e aprire nuove prospettive sulla gestione di questa risorsa vitale.
La studiosa ha visitato di recente le tre classi del “GARA” presso l’ENAIP di Arco: un’occasione per presentare ai giovani allievi dell’innovativo percorso un approccio multidisciplinare allo studio dell’acqua. “Dobbiamo interrogarci sul contesto storico, culturale e sociale di un luogo – ha spiegato – e identificare le dinamiche di potere che favoriscono alcuni attori a discapito di altri”.

 

Le infrastrutture idriche, infatti, non sono mai neutrali: servono interessi specifici e spesso non garantiscono una distribuzione equa delle risorse. La ricerca di Leonardelli si è concentrata sulle donne contadine del Maharashtra, una regione indiana segnata dalla siccità. “Sono loro le custodi delle conoscenze tradizionali sull’acqua – ha raccontato agli studenti – ma sono anche le più marginalizzate e sfruttate. L’acqua è un bene comune, un diritto di tutti: dobbiamo imparare ad ascoltare la voce di chi è più vulnerabile”. Dare voce a queste donne, comprenderne i bisogni e le pratiche, è fondamentale per una gestione più sostenibile di una risorsa tanto indispensabile. La sua ricerca l’ha portata inoltre a sviluppare un approccio multidisciplinare allo studio dell’acqua, che va oltre la semplice analisi tecnica.

Durante gli interventi nelle tre classi del percorso GARA, la ricercatrice ha presentato i diversi approcci allo studio dell’acqua: tecnico-gestionali, politici e interpretativi. Attraverso il racconto della sua esperienza in India, ha infine invitato gli studenti a interrogarsi sul contesto storico, culturale e sociale, sulle dinamiche di potere e sugli attori marginalizzati.
Oggi, dopo aver conseguito un dottorato presso l’IHE Delft Institute for Water Education, nei Paesi Bassi, Irene Leonardelli continua la sua ricerca come post doc all’Università e come project manager presso la Rete Mondiale dei Musei dell’Acqua, un’iniziativa dell’UNESCO. Il suo lavoro rappresenta un ponte tra culture e discipline diverse, un invito a ripensare al nostro rapporto con l’acqua, riconoscendo il ruolo fondamentale delle donne e delle comunità locali.