La Provincia investe su giovani, natalità e famiglie
I numeri che riguardano l’andamento demografico pongono il Trentino al di sopra della media nazionale.
“Il calo denatalità è diffuso – ha detto il Presidente della Provincia Fugatti – ma qui riusciamo a contrastarlo grazie alle politiche frutto dell’autonomia trentina. Abbiamo costruito una serie di strumenti tra cui l’assegno di natalità, ma poi il Covid ha frenato queste misure e dovremo calibrarlo negli anni a venire. Abbiamo registrato che negli ultimi anni sono diminuite le famiglie con un figlio, mentre sono aumentate le famiglie con 2 figli da 44% a 46,9%. Inoltre, tra il 2020 a 2021 le famiglie con tre figli sono cresciute di 1 punto percentuale attestandosi al 14,6%. Il mio auspicio – ha proseguito – è che questo progetto sia uno strumento per dare loro maggiore indipendenza e sostenerli nell’uscire dalla famiglia di origine. La Dote finanziaria è una misura scaturita dal Piano strategico per la natalità del 2019 per aiutare i giovani a popolare il proprio territorio. Altra misura nuova, inserita nella Legge finanziaria che andremo ad approvare, prevede un incentivo alle famiglie numerose (con 2 o più figli) tramite un sostegno economico di 5.000 euro alla nascita di ciascun figlio. Concludo sottolineando l’impegno di questa Giunta a studiare nuovi incentivi sperimentali per continuare a garantire welfare sociale e benessere familiare”.
In merito alle politiche familiari provinciali e alla Dote finanziaria, è entrato maggiormente nel dettaglio il dirigente generale dell’Agenzia per la coesione sociale della Provincia autonoma di Trento, Luciano Malfer: “nel 2009 si parlava di famiglia e denatalità e nasceva il Libro Bianco con 54 misure, tra cui il sistema dell’Audit, i marchi famiglia, le certificazioni family, le misure di incentivi alla transizione all’età adulta e ha commentato “L’obiettivo era ed è tuttora di far uscire di casa i giovani: in Italia si esce a 30 anni in media di casa e l’età della madre al primo figlio è 31,3. Inoltre, è da considerare lo spread tra figli desiderati e figli avuti e quindi occorre creare terreno fertile per aiutarli in questa direzione. Il Piano strategico del 2019 – ha aggiunto – è un corpus di varie ed eterogenee politiche, tra cui interventi economici, conciliazione vita/lavoro, coliving, servizio civile, lavoro estivo. L’ultima misura – ha aggiunto – è la Dote finanziaria per favorire indipendenza dei giovani 18-40 anni per aiutarli ad uscire di casa; il sistema bancario trentino favorirà la concessione del prestito fino a 30.000 euro, senza destinazione della spesa vincolata. Consiste in 15.000 euro al primo figlio e, se nasce un secondo figlio, la pat azzera il debito residuo. La norma sarà prorogata anche nel 2023.Il budget per il 2022 era di 200.000 euro, mentre nel 2023 sarà di 1 milione e mezzo”.