La crisi in Provincia prosegue, tutto rinviato per la Presidenza del Consiglio

Redazione30/11/20234min
PRIMA SEDUTA DEL NUOVO CONSIGLIO PROVINCIALE


 

Anche la seconda seduta del Consiglio Provinciale non ha portato all’elezione del Presidente. Tutto rinviato a quella che si terrà giovedì prossimo 7 dicembre.
L’assessore Mario Tonina è intervenuto all’inizio della seduta, la seconda della Legislatura, affermando che non ci sono ancora soluzioni per la presidenza del Consiglio. E ha affermato che non è quello che si sarebbe aspettato quando, la scorsa settimana, si era impegnato ad arrivare in aula con una candidatura. Ma ha aggiunto che l’interlocuzione anche con la minoranza possa partire nei prossimi giorni. Tonina, questa mattina in aula, si è preso l’impegno, che ha definito solenne, affinché alle prossima seduta si possa arrivare con la candidatura del Presidente, del vice e dell’ufficio di presidenza. Non ci si deve scandalizzare, ha detto ancora, se si rende necessario un supporto di qualche giorno, soprattutto se serve ad arrivare ad un’ampia condivisione per affrontare con serenità un percorso lungo cinque anni. Tonina si è scusato con l’Aula, ma ha di nuovo dichiarato che una settimana non è stata sufficiente a risolvere le partite ancora aperte che non riguardano solo il Consiglio.

Nella assemblea dei capigruppo Fugatti ha garantito che la Giunta in questi giorni di crisi è comunque pienamente operativa. L’anomalia esiste, ha aggiunto, ma c’è la volontà di risolverla per la prossima seduta del 7 dicembre. Verranno, inoltre, condivisi con la minoranza i percorsi per l’individuazione del nuovo presidente dell’Aula. Con Tonina, che tiene i rapporti con il Consiglio, si è concordato che ci sarà nei prossimi giorni una costante interlocuzione con le minoranze.

 

 

Numerosi poi gli interventi da parte dell’Aula
Francesco Valduga (Campobase): “Apriamo il tavolo del confronto”
Filippo Degasperi (Onda): “Siamo in mano ai capricci di personaggi romani”
Paolo Zanella (Pd): “Il Trentino è sotto scacco”
Andrea De Bertolini (PD): “La nostra comunità vittima di un braccio di ferro deteriore”
Roberto Stanchina (Campobase): “Passati da Roma ladrona a Roma padrona”
Michela Calzà (Pd): “La responsabilità è della maggioranza”
Paola Demagri (Casa Autonomia): “Finisca presto questo spiacevole teatrino”
Lucia Maestri (PD): “Il Consiglio buttato nel calderone della spartizione”
Alessio Manica (PD): “Imbarazzante il silenzio del Patt”
Walter Kaswalder (Patt): “5 anni fa le parti erano rovesciate”
Francesca Parolari (PD): si è riportata in voga la logica del proporzionale

Mario Tonina ha replicato affermando di aver recepito lo spirito dei consiglieri di maggioranza. L’assessore ha ribadito che si sarebbe voluti arrivare con una soluzione, ma nella conferenza dei capigruppo è stato condiviso un percorso che finora non è stato possibile, per responsabilità della maggioranza, e nei prossimi giorni ci sarà il confronto con Valduga. Rivolgendosi ai consiglieri di Fdi ha chiesto che rifiutino e superino quella che ha definito l’influenza romana, soprattutto per il rispetto dei trentini.

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