“La burocrazia rallenta le opere pubbliche”, la sindaco di Riva Santi accelera

Claudio Chiarani17/01/20212min
RIVA GARDA PANORAMA ALTO GARDA

I cittadini lo sanno da sempre. I politici, spesso, se ne avvalgono per dare risposte che i cittadini non capiscono e così si “tira a campare” immersi in un meccanismo astruso che il popolo fa fatica a concepire. Manca il timbro, manca il parere, manca il funzionario che… tutte risposte che ognuno di noi almeno una volta nella vita si è sentito dare. Per questo il sindaco di Riva Cristina Santi nei giorni scorsi ha cercato di dare un’accelerata a tutto quanto giace “preda” della burocrazia. Lavori pubblici rallentati dai vari e necessari passaggi, la normativa che spesso si fa fatica ad interpretare (vedasi il “caso” della Fraglia della Vela Riva, ad esempio, che in tre giorni è stato sbloccato in merito al contributo in ventiquattr’ore) e così via dicendo. Per questo la sindaco sta procedendo spedita con tutta una serie di lavori, determinata a chiudere alla svelta le pratiche necessarie alla loro prosecuzione. Si va dal risanamento di Palazzo Lutti Salvadori alla sistemazione della strada per Pregasina, dal collegamento ciclabile in zona S. Alessandro e via Rovigo, la riqualificazione di una delle piazze più belle e storiche della città come piazza S. Rocco (che sta proprio accanto alla sede di Palazzo Pretorio), dal Centro sportivo Cesare Malossini al Rione Due Giugno alla nuova illuminazione della frazione di Campi e molto, molto altro. Ringraziando l’ingegner Andrea Giordani dell’ufficio opere pubbliche, Cristina Santi ha elencato tutte le opere che sono sul piatto degli interventi prossimi. Accelerare l’iter burocratico è fondamentale, ha detto, e proprio per questo ha fornito risposta all’interrogazione del consigliere Gabriele Bertoldi che chiedeva lumi, affermando che l’ufficio lavori pubblici sta lavorando celermente rapportandosi direttamente tra le parti, professionalmente ed altrettanto efficientemente nonostante la situazione trovata in Comune dalla nuova giunta sia oggettivamente “difficile.” Anche a causa della pandemia legata al virus della Sars Cov 2, logicamente.

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