Ippocastani tagliati ad Arco, il sindaco chiarisce: “Agito per la sicurezza delle persone”

Nicola Filippi07/02/20253min
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I “leoni da testiera” si sono sbizzarriti a commentare sui social la notizia del taglio dei quattro ippocastani pericolosi – come riportato da La Busa il 30 gennaio scorso – davanti al caffè Centrale di Arco. Sarà il clima pre-elettorale, sarà l’aumentata sensibilità ambientalista degli Archesi, ma in questi ultimi giorni si sono lette troppe considerazioni personali sopra le righe. Solo per il gusto di creare polemica e attaccare le scelte dell’amministrazione comunale. Scelte, però, che hanno un fondamento scientifico e concorrono a perseguire l’obiettivo di garantire maggiore sicurezza alle persone. E così, il sindaco di Arco, Alessandro Betta, oggi, venerdì 7 febbraio, ha deciso di scrivere un post sul proprio profilo Facebook. Per fare chiarezza. Ma soprattutto per mettere un punto alle tante parole al veleno scritte da hater e “leoni da tastiera”. Ecco il testo scritto dal sindaco di Arco, Alessandro Betta, con tanto di foto tratta dall’articolo de La Busa e una pagina della relazione tecnica degli esperti della Fondazione Mach di San Michele All’Adige.
“Si è letto un po’ di tutto sull’abbattimento degli ippocastani di via Guglielmo Marconi (davanti al bar Centrale per essere più chiari) – scrive – posso dire che un amministratore pubblico responsabile quando legge una relazione tecnica redatta da esperto della materia in cui vi è il seguente inciso conclusivo: “… Questi difetti strutturali rendono tutti e quattro gli alberi assai rischiosi sia per la possibile rottura di qualche branca sia per un eventuale schianto anche improvviso (molto alto sul primo soggetto). È da considerare che le piante non hanno causato finora problemi perché regolarmente potate e tenute in forma obbligata ma ora appaiono davvero aver superato i limiti di sicurezza: rami fusti e cordoni radicali cosi alterati non sono più gestibili con le normali tecniche…”. Ne prende atto – sottolinea il sindaco Betta – e per la sicurezza delle persone procede il prima possibile con l’abbattimento – conclude – Chi governa deve agire, anche se ne paga conseguenze varie”.