Incontro pubblico sul progetto “Hotel Arco”, il via ai lavori previsto nel 2020
Si è tenuto lunedì sera, 9 dicembre, un incontro pubblico presso il Casinò di Arco promosso dalla società Arco.Re proprietaria dell’area ex Hotel Arco per illustrare il progetto di ristrutturazione ed ampliamento della struttura alberghiera che versa in stato di abbandono da diversi anni.
Alla serata, oltre alla proprietà rappresentata dal dott. Heinz Hager e dall’ing. Paolo Signoretti erano presenti alcuni dei progettisti che hanno elaborato la prima proposta di rigenerazione dell’area: gli architetti Beppo Toffolon e Stefan Bernar, e l’ingegner Nicola Zuech.
Alla serata, che ha visto una partecipazione di un centinaio di persone, erano presenti diversi Consiglieri comunali e la Giunta di Arco con il sindaco Betta e rappresentanti dell’associazionismo locale e imprenditoriale.
La serata ha visto la presentazione, anche attraverso la proiezione di filmati, della proposta di rigenerazione dell’area Ex Hotel Arco: dal degrado e abbandono attuale, nel quale lo stabile si trova da oltre vent’anni, a una proposta di rigenerazione che, partendo da una visuale storica, lo possa collocare tra le aree di sviluppo più attento alla sostenibilità e alla fruibilità collettiva.
La valorizzazione del verde, la ricucitura con la città, la multifunzionalità caratterizzano questa proposta che ha per centro un grande spazio verde aperto sul Sarca, su cui si affacciano strutture residenziali e ricettive. Gran parte di questo spazio verde sarà un parco pubblico di circa 5˙000 metri quadri. La proposta prevede anche la riqualificazione di piazza Italia, la realizzazione di un percorso ciclopedonale e di una piazza su via Rovereto, l’accesso pedonale al parco fluviale.
Nel dibattito che ha seguito la presentazione ci sono stati alcuni interventi che hanno messo in luce la bontà dell’iniziativa, l’attenzione che l’Amministrazione porrà alla proposta dialogando con la proprietà, ma anche qualche voce critica che ha evidenziato alcuni temi noti: attenzione al consumo del territorio, investimenti nel residenziale non necessario, saturazione dell’offerta turistica, necessità di puntare alla qualità, attenzione a volumi previsti e al verde.
A questi stimoli ha risposto per la proprietà Heinz Hager, ricordando come sia ormai necessario pensare a iniziative di rigenerazione urbana che contemplino una molteplicità di funzioni, non essendoci più netta separazione tra vita lavorativa e tempo libero.
È poi intervenuto l’architetto Toffolon, uno dei progettisti della proposta, ricordando come oggi sia prioritario rigenerare le parti di città più interne, evitando di accrescere ulteriormente le periferie che consumano suolo e necessitano di nuove infrastrutture.
Quanto alla dimensione della proposta, Toffolon la definisce “il minimo necessario” per dare forma compiuta al parco e alla piazza, sottolineando come occorra concentrarsi soprattutto sull’armonica organizzazione dei luoghi, dato che le destinazioni d’uso degli edifici tendono a mutare nel tempo.