Inchiesta Benko: Signoretti e Fravezzi in silenzio davanti al Gip di Trento
Nuova ondata di interrogatori oggi, lunedì 9 dicembre, al Tribunale di Trento, nell’ambito dell’inchiesta “Romeo” condotta dai carabinieri del Ros e della Guardia di Finanza, coordinata dalla Dda della Procura di Trento e che ha portato alla luce un intricato intreccio fra affari e politica e che ruota attorno alle figure del tycoon austriaco René Benko, all’immobiliarista-commercialista bolzanino Heinz Peter Hager e all’imprenditore arcense Paolo Signoretti. Davanti al giudice per le indagini preliminari, Enrico Borrelli, sono comparsi l’ex senatore e ex sindaco di Dro, Vittorio Fravezzi, e l’imprenditore arcense, Paolo Signoretti. Accompagnati dai rispettivi avvocati difensori, i due indagati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere alle domande del gip e dei magistrati inquirenti, il pm Davide Ognibene e Alessandro Clemente. Sia Fravezzi che Signoretti restano agli arresti domiciliari.
Nei giorni scorsi, attraverso il suo legale di fiducia, l’avvocato Stefano Mengoni, come riportato dal Corriere del Trentino, l’imprenditore arcense Paolo Signoretti ha rotto il silenzio, affermando “piena fiducia nel lavoro delle autorità procedenti” e “confido di poter chiarire ogni aspetto della vicenda che mi vede indagato”. Visto come è andato l’interrogatorio di garanzia di stamattina, lunedì 9 dicembre, Signoretti aspetterà di comparire nell’aula di tribunale per chiarire ogni accusa a suo carico. “Rimango sereno e ottimista – ha detto ancora attraverso il suo legale difensore, come riportato dal Corriere del Trentino – consapevole di aver sempre operato nella correttezza e nel rispetto delle norme di legge”.
Paolo Signoretti è accusato di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di una serie di reati contro la pubblica amministrazione, aggravata dal metodo mafioso, nell’inchiesta della Dda di Trento è ritenuto essere il braccio destro di Benko.
Vittorio Fravezzi, invece, dal Ros e dalla Guardia di Finanza è ritenuto essere uno stretto collaboratore di Benko-Hager-Signoretti, capace di muoversi a stretto contatto con l’ambiente politico altogardesano grazie alle sua lunga esperienza politica, con un ruolo determinante “nella gestione delle procedure di approvazione degli accordi urbanistici per la riqualificazione dell’area ex Cattoi a Riva e dell’ex hotel Arco”.