Giovane investito ad Arco e altri due donatori, con gli organi salvate nove persone
Negli ultimi quattro giorni sono stati effettuati all’ospedale Santa Chiara di Trento tre prelievi multiorgano che hanno visto arrivare in Trentino équipe sanitarie da altre città italiane dove, poi, sono stati effettuati i trapianti. Grazie a questi gesti di solidarietà nove persone hanno potuto ricevere un organo salvavita. Le tre donazioni, di cui una da parte del giovane climber rimasto vittima dell’investimento al ponte di Arco e un’altra da persona molto anziana, casualmente arrivano in concomitanza con la “Settimana della donazione” e la “Giornata nazionale della donazione di organi e tessuti” che si celebrerà il 16 aprile in tutta Italia.
Il prelievo di organi ha coinvolto quasi tutto l’ospedale, oltre all’Unità operativa di “Rianimazione 1” del Santa Chiara, dove sono stati effettuate le tre donazioni: laboratorio analisi e microbiologia, radiologia, anatomia patologica, chirurghi, neurologi, oculisti, dermatologi, cardiologi e la direzione di presidio che si sono alternati per valutare, con la regia del coordinamento trapianti, l’idoneità dei donatori. Inoltre l’Unità operativa Trentino Emergenza ha coordinato il trasporto degli organi fino alle sale operatorie e il viaggio delle équipe arrivate per i prelievi, con il supporto della Polizia di Stato.
I dati definitivi relativi dell’attività di donazione e trapianto nel 2022, diffusi dal Centro Nazionale Trapianti, evidenziano che la Provincia autonoma di Trento è a buoni livelli per il numero di donazioni per milione di popolazione attestandosi a 31,4 donatori, ben oltre alla media nazionale che si attesta a 24,7 per milione di popolazione.
I cittadini trentini possono dichiarare la loro scelta di donare gli organi al momento del rinnovo della carta di identità. È infatti del 19,2% il tasso di opposizione negli uffici anagrafe trentini, la migliore tra tutte le regioni italiane e di gran lunga inferiore alla media nazionale del 31,4%.
Nel 2022 si sono avuti nelle rianimazioni trentine (sono tre all’ospedale di Trento e una a Rovereto) 20 pazienti deceduti sottoposti ad accertamento di morte con criteri neurologici.
Per quanto riguarda le donazioni da parte di donatori viventi nel 2022 la maggior parte ha riguardato il sangue cordonale al momento del parto: 101 sono state le donazioni che hanno permesso di rendere disponibili per il trapianto di midollo 70 sacche di sangue.
Nel 2022 sono stati 31 i pazienti trentini trapiantati: tre di cuore, due di polmone, nove di fegato, 17 di rene di cui 13 da donatore cadavere e 4 da vivente. A fine febbraio di quest’anno sono 51, di cui due bambini, i trentini ancora in attesa di un trapianto (19 per il fegato, 29 per il rene, uno il pancreas, uno per il polmone e uno per l’intestino).
L’anno scorso i donatori di cornee sono stati 111 e le cornee risultate idonee al prelievo ben 217.