IL TESORETTO DEL COMUNE DI ARCO AMMONTA A 10 MILIONI DI EURO

Claudio Chiarani04/06/20193min
Castello di Arco ripreso da un drone

10 milioni e 225 mila Euro e pochi spiccioli in più (219): a tanto ammonta l’avanzo d’amministrazione del Comune di Arco. Questo, alla fine, è ciò che conta e risulta da quanto Tommaso Ricci ha presentato in consiglio comunale. Il risultato tra entrate, spese, avanzo economico, spese d’investimento. Un avanzo cresciuto negli ultimi anni, dai poco più di sei milioni di Euro del 2016 ai dieci milioni del 2018, una “riserva” più che un tesoretto dovuto ad una buona gestione della cosa pubblica prima di tutto e poi per altre cause, positive logicamente, come il non dover più “tirare la cinghia” per via del blocco assunzioni. Sbloccate, finalmente, le somme disponibili che per via del Patto di Stabilità non potevano essere utilizzate, tra le nuove idee c’è la realizzazione della nuova caserma dei Carabinieri per una spesa quantificata in circa un milione di euro. Progetto approvato dalla Giunta comunale ma al momento bloccato dall’accertamento che sta facendo la Corte dei Conti. Nei prossimi giorni si ragionerà sulla fattibilità dell’area ex Quisisana e Fondazione e per le aree previste a parcheggio anche nelle frazioni. Un dibattito che impegnerà il consiglio comunale in merito nelle prossime sedute. Ricci darà i “numeri” anche per la spesa a rendiconto di cifre utilizzate per sport e tempo libero (424.782), giovani (124.805), sviluppo e valorizzazione del turismo (114.549), tutela e recupero ambientale (515.913), interventi per l’infanzia e asili nido (1.112.936), rifiuti (2.379.276), servizio idrico integrato (2.065.751), trasporto pubblico (1.050.721), viabilità e infrastrutture (600.30). Insomma, come ha precisato l’assessore una “riserva” cui attingere in tempi di crisi.
Dopo il mero elencare delle cifre la parola è passata ai consiglieri. “Ostinarsi ad una variante urbanistica perequativa quando si ha a disposizione una simile cifra è mancare di una visione complessiva” ha detto Mauro Ottobre, cui ha fatto eco Bruna Todeschi la quale, ottenendo peraltro immediata risposta dall’assessora Girelli ha puntato il dito contro le scarse politiche sociali, a suo dire, attuate da questa amministrazione nei confronti di giovani e persone particolarmente svantaggiate. Un parere fortemente contrastato anche dal primo cittadino Alessandro Betta. In finale di consiglio Tomaso Ricci, infine, ha evidenziato come dal 2005 ad oggi si sia dovuto lavorare in condizioni particolarmente difficili, gli sforzi fatti per estinguere i mutui accesi e la bella conclusione del percorso comune con l’amministrazione rivana volto alla costituzione della società unica Gestel, grazie alla quale nelle casse comunali sono entrati ben sei milioni di euro. Una felice intuizione congiunta con l’allora sindaco Claudio Molinari. Sì al bilancio, contrarie le opposizioni, astenuta la consigliera Colò.