IL TAR CHIAMATO A DECIDERE SULL’APPALTO MENSE NELL’ALTO GARDA

Il contenzioso giudiziario che vede “opposta” la società aggiudicatrice dell’appalto per il servizio mense nella comunità Alto Garda e Ledro va avanti da mesi, per questo il Tribunale Amministrativo Regionale presieduto dal giudice Roberta Vigotti vuole “vederci chiaro”. Una posizione che lascia intendere come, in effetti, qualcosa che non quadri possa esserci se il ricorso presentato dalla Risto 3 contro la Provincia e la società che si è aggiudicata l’appalto, la bolzanina Markas srl.
In ballo ben 12 milioni di euro (a tanto ammonta infatti il servizio mense) per sei anni, che il Tar è chiamato dunque a decidere, di fatto, a chi andranno. Il 19 aprile ci sarà l’ultimo dibattimento pubblico, ma per la sentenza definitiva del Tar ci vorrà ancora del tempo, perché i giudici hanno deciso di avvalersi della perizia di un docente universitario esperto in finanze ed organizzazione aziendale. Nel frattempo le parti in causa potranno decidere di avvalersi a loro volta di consulenti in materia.
Si dovrà dare risposta sulla “congruità” delle spese, dei dati esposti dalla ditta Markas quali “giustificazioni” addotte per la verifica dell’anomalia dei costi per le utenze, delle attrezzature, dei costi per la mensa del Floriani di Riva e, infine, dei costi addotti ai fini della sicurezza interna o aziendale e la voce “altri costi”. Inoltre perplessità ci sono sui ricavi ritraibili della stessa società bolzanina e anche per l’utile d’impresa che, sempre la ditta aggiudicatrice ha quantificato nella percentuale dell’uno percento. La Markas si era aggiudicata la fornitura con un ribasso economico pari al 14,12%, mentre la Risto3 (che sta proseguendo in attesa del giudizio finale il servizio mensa) aveva presentato un ribasso del 3,7%.