Il raro “Libro de Cosina” del maestro Martino ora si può sfogliare

Nicola Filippi23/04/20243min
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Il progetto editoriale “Maestro Martino, il Principe dei Cuochi”, copia identica del prezioso manoscritto “Libro de Cosina” del Maestro Martino de Rossi, “la prima firma della cucina italiana” secondo Massimo Montanari, è diventato realtà. Ora si può sfogliare, come un volume normale, senza paura di rovinarlo, ed è così “fedele”, “non un’anastatica”, che riporta sulle sue pagine anche le macchie di umidità della versione originale. Un’operazione di recupero conservativo della Biblioteca civica di Riva del Garda e della casa editrice Nova Charta, durato ben due anni, presentato ufficialmente nella cornice del Convento dell’Inviolata.
“Un gioiello custodito nel nostro archivio storico in biblioteca, un ricettario di cucina innovativo che riporta le ricette del cuoco Martino, considerato l’inventore della cucina moderna – racconta la vicesindaco e assessore alla cultura di Riva, Silvia Betta – Un lavoro che ha consentito di realizzare una copia che ora sarà consultabile più facilmente dai nostri cittadini e dalle nostre cittadine e che sarà il principio della valorizzazione di questo gioiello e degli altri manoscritti presenti in archivio”.
“Un doveroso ringraziamento va alla responsabile della biblioteca e dell’archivio storico, Marina Tomasi, e ad Anita Malossini – spiega ancora la vicesindaco Betta – che hanno curato i rapporti con la casa editrice e con i professionisti che hanno collaborato al progetto e seguito le fasi delicate del restauro conservativo e della successiva digitalizzazione, alla Soprintendenza per i beni e le attività culturali che ha supportato questo progetto e alla casa editrice Nova Charta di Venezia che ha capito l’enorme potenzialità del nostro manoscritto e che l’ha inserito nel progetto ”.
Dopo un breve momento musicale affidato al professor Battisti che ha allietato il numeroso pubblico suonando il clavicembalo, è seguito un buffet ad opera dello chef Marcello Franceschi, sapientemente realizzato seguendo le ricette del maestro Martino.
Nota curiosa. “Non sono mancati i graditi saluti dello chef stellato Carlo Cracco – conclude l’assessore alla cultura Silvia Betta – a riprova della grande importanza, anche nella cucina contemporanea, degli insegnamenti del Maestro Martino”.

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