Il presidente del Consiglio Regionale Paccher consegna a Mattarella una lettera di Gianni Forti: “Liberate Chico!”
A 50 anni dalla nascita del Secondo Statuto d’Autonomia e a 100 dalla firma che stabilì il passaggio del Trentino-Alto Adige all’Italia, il Presidente della Repubblica Italiana e il Presidente della Repubblica federale austriaca si sono incontrati a Merano.
A celebrare l’evento erano presenti le massime autorità politiche e istituzionali della Regione. Il Presidente del Consiglio regionale, Roberto Paccher ha colto questa occasione per far consegnare nelle mani del presidente Mattarella una lettera di Gianni Forti, zio dell’imprenditore Trentino Chico Forti detenuto da vent’anni in carcere in Florida con l’accusa di omicidio, per sollecitare una richiesta di liberazione da parte della massima autorità italiana.
“Ho voluto sollecitare, su richiesta dello zio di Chico l’intervento del presidente della Repubblica affinché il nostro concittadino, le cui vicende sono note, possa almeno venire a scontare la pena in Italia. Si tratta di un impegno che porto avanti con convinzione per far rispettare i diritti di un nostro conterraneo che, al di là dei meriti giudiziari, sui quali per altro anche il network statunitense CBS ha sollevato forti dubbi, deve avere la possibilità di ritornare in Italia e rivedere la propria famiglia”.
Anche la trasmissione televisiva “Le Iene” sta svolgendo un ampio servizio di inchiesta che dimostra l’assoluta estraneità di Chico Forti con l’omicidio di Dale Pike, sollevando un grande polverone mediatico.