Il presidente del Consiglio provinciale saluta il capitano dei Carabinieri Oxilia
A 11 anni dal suo approdo in Trentino, precisamente prima al comando del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia carabinieri di Riva del Garda e poi, nel recente periodo di 4 anni, al comando del Nucleo Investigativo provinciale, il capitano Andrea Oxilia, 39 anni, cresciuto tra Verona e Folgaria, lascerà quest’ultimo oneroso incarico per assumere dal 10 settembre prossimo il prestigioso comando della Compagnia carabinieri di Imola (Bologna).
Passato alle cronache non solo per le attività operative condotte coi suoi uomini a Riva e a Trento, ma anche per i molteplici premi nazionali di poesia ricevuti in Italia (per i quali la Provincia autonoma di Trento nel 2014 ha pubblicato in edizione limitata una silloge in cimbro), Oxilia si accomiata con queste parole, rivolte oggi al Presidente del Consiglio provinciale Walter Kaswalder che lo ha ufficialmente ricevuto per i saluti istituzionali: “Lascio la mia terra trentina dopo 11 anni intensissimi, nei quali ho maturato grandemente il mio bagaglio professionale accompagnato da Carabinieri, sia a Riva che a Trento, di superlative capacità e di profondissima umanità. Ringrazio tutti i Magistrati delle Procure di Trento e Rovereto coi quali si è instaurato un validissimo e sincero rapporto di collaborazione. Alle mie genti trentine, per il tramite delle istituzioni amministrative locali, qui rappresentate dal Presidente Kaswalder, invio il mio pensiero affettuosissimo e il mio sicuro arrivederci, grato per la loro più forte testimonianza che ho raccolto in questi 11 anni”.
Il capitano Oxilia nell’occasione ha donato al Presidente Kaswalder – e simbolicamente a tutti i concittadini – l’ultima sua opera poetica in cimbro dal titolo “Àltaz nisnóataz Tauć”, che sarà premiata il prossimo 21 settembre ad Arabba (Belluno) con la “Naghena da mont” creata da Mastro 7, al X° Concorso Nazionale di Poesia per lingue minoritarie d’Italia.
Il Presidente Kaswalder ha sentitamente ringraziato il capitano per il suo servizio a favore del Trentino e della cultura locale, definendolo a tutti gli effetti “figlio di questa terra, onorevolmente prestato all’Arma dei Carabinieri” e augurandogli le migliori fortune per il nuovo incarico.