Il Museo delle Palafitte a Ledro non si ferma mai
Il Museo delle Palafitte a Molina di Ledro, reduce da una stagione estiva da incorniciare con tantissimi eventi, concerti e la presentazione al pubblico del futuro Parco Museo delle Storie Ledrensi, promette di stupire anche in autunno.
La sede sede satellite del MUSE che si affaccia sulle sponde del lago rimane infatti aperta tutti i giorni dalle 10 alle 17 fino alla fine dell’anno, pronta ad accogliere visitatrici e visitatori e raccontare, attraverso un allestimento fresco e luminoso, come vivevano le nostre antenate e i nostri antenati preistorici, cosa mangiavano e quali strumenti e utensili utilizzavano nella loro vita quotidiana. Con due novità per il mese di dicembre: lo spettacolo di luci e fotomapping dal titolo “Preistorie Spaziali” e la “Notte al museo”.
Circa 45 mila presenze su tutta la rete ReLed (di cui 17.400 nei soli mesi di luglio e agosto) incoronano il 2024 come anno da record per le visite del Museo delle Palafitte.
Tra i momenti di maggior rilievo all’interno di un programma estivo che non ha conosciuto pause con i suoi cento e oltre tra eventi, visite guidate, escursioni, concerti e laboratori a tema, è stata la presentazione al pubblico del futuro Parco Museo delle Storie Ledrensi a Bezzecca. Una realtà che si propone di conservare e valorizzare il patrimonio, le testimonianze e le esperienze che hanno segnato nel tempo il territorio e la sua comunità, non un semplice museo, ma un complesso che prevede itinerari e percorsi tematici che, nell’arco di un paio di anni, troverà una collocazione definitiva sui tre piani dell’ex municipio di Bezzecca in Piazza Garibaldi.
Dopo il tema del fuoco che ha caratterizzato il 2022 e quello dell’acqua nel 2023 ecco quindi dal 7 al 31 dicembre “Preistorie Spaziali”, che ci porterà nella dimensione celeste fatta di stelle, pianeti e galassie.
Altra novità, sempre per il mese di dicembre, la Notte al museo, che nella giornata del 7 dicembre darà la possibilità (iscrizione obbligatoria) non solamente di dormire “tra i reperti” di 4000 anni fa ma anche, a tutto il pubblico, di gustare l’inaugurazione di “Preistorie spaziali” dell’evento fatto di musica, luci, attività “spaziali” ed emozioni.