Il grazie della Provincia autonoma all’impegno di Anffas
620 dipendenti. 170 volontari. 1120 progetti avviati. 47 sedi operative sul territorio. Più di 1000 persone seguite ogni giorno con percorsi individualizzati, a seconda delle loro esigenze. Sono alcuni dei numeri della sezione trentina di Anffas , Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale.
All’assemblea annuale tenutasi presso la Erickson di Gardolo, e coordinata dal presidente Luciano Anderle, hanno portato i loro saluti e il loro ringraziamento anche gli assessori provinciali Stefania Segnana e Achille Spinelli. Comune nei loro interventi la convinzione che il terzo settore sia una risorsa preziosa per la comunità, e che Anffas, l’associazione più grande in quest’ambito, ne incarni perfettamente i valori: attenzione ai bisogni di ciascun utente e della sua famiglia, unita alla capacità di innovare costantemente metodologie e approcci, aprendosi anche all’utilizzo delle nuove tecnologie.
Nel corso dell’evento è stato conferito anche il premio 2023 “per il contributo prestato ad una felicità sostenibile” al Parco Naturale Adamello Brenta, partner dell’Anffas in numerosi progetti che hanno come obiettivo quello di rendere accessibile e fruibile davvero a tutti gli ambienti naturali del Parco.
Apertasi con la relazione del presidente Anderle, che dopo aver rivolto un pensiero alle difficoltà che oggi attraversano le Anffas genelle dell’Emilia Romagna, ha tracciato un bilancio economico ma soprattutto sociale dell’attività svolta dall’associazione.
Ad aprile Anffas ha anche inaugurato a Tione una nuova comunità alloggio: un altro risultato importante, che, ha sottolineato Segnana, “va nella direzione di rafforzare ulteriormente la presenza sul territorio”. Infine la sfida della riforma delle tariffe. La Provincia ci sta lavorando, assieme agli altri attori coinvolti, per costruire un nuovo sistema tariffario che tenga conto della situazione di ciascun utente, in modo tale da poter offrire un servizio non solo efficiente ma anche più equo e sostenibile, superando quindi alcune situazioni di difficoltà che erano emerse anche nel confronto con Anffas.
L’assemblea si è chiusa con una esibizione della Bandalock, gruppo musicale nato presso il centro Anffas di Arco.