Il futuro del turismo sul Garda Trentino è green. Le seconde case saranno codificate

Come sarà, come vuole essere tra dieci o venti anni il Garda Trentino, oggi una delle più ambite mete internazionali, autentica locomotiva dell’offerta turistica del Trentino? “Costruiamo insieme il nostro futuro” era l’impegnativo titolo del confronto pubblico che Garda Trentino S.p.A. ha organizzato il 23 novembre al Palazzo dei Congressi di Riva del Garda. La nuova sfida di una delle destinazioni turistiche più amate consiste nel chiedersi quali siano le aspettative del visitatore, ma dando pari attenzione alle aspettative dei residenti. Ne è scaturito un dibattito molto stimolante, moderato dal direttore de “L’Adige” Alberto Faustini.
“Siamo un territorio con 45 mila abitanti che ogni stagione assorbe quasi 900.000 arrivi e oltre tre milioni e mezzo di presenze – ha spiegato Marco Benedetti, Presidente di Garda Trentino S.p.A. – giusto che qualsiasi piano strategico riguardante il futuro sia partecipato, ma tenendo in massima considerazione la sostenibilità ambientale, economica e sociale. I numeri che abbiamo sono più che sufficienti, bisogna badare alla qualità, a migliorare le infrastrutture”.
Come raggiungere questi obiettivi ha a che fare con la parte intangibile della vacanza, sull’esperienza sensoriale che riguarda corpo, mente, spirito. “Bisogna mettersi al riparo dal rischio di eccesso di successo – ha spiegato Linda Osti, Docente della Facoltà di Economia dell’Università di Bolzano – e concentrarsi su ciò che possa rendere memorabile una vacanza. Ispirarsi ad un comportamento “green” è la strada maestra per tutti, l’esperienza in un luogo come questo deve rivitalizzare creando il desiderio di poterci tornare: il senso di una vacanza è un aspetto molto soggettivo. Bisogna lavorare sulla riduzione costante dell’inquinamento, anche quello luminoso: persino il buio di un cielo stellato può diventare un momento speciale”.
Roberto Failoni (Assessore al turismo della Provincia di Trento) ha spiegato: “Non serve io ribadisca che questa è, numeri alla mano, l’area più importante del Trentino, alla quale la Provincia guarda con grande attenzione dialogando per capire quali siano le priorità: oggi il territorio ci indica la ciclabile del Garda come primo obiettivo. La Provincia punta a realizzare ciò che serve nel più breve tempo possibile e nel frattempo dotandosi di strumenti molto avanzati per leggere e comprendere meglio, anche attraverso i social media, cosa il turista desideri”.
L’esame delle strategie future del territorio rispetto ai turisti ed ai residenti ha portato in evidenza il tema delle seconde case oggi diventate un’offerta alternativa all’ospitalità tradizionale. “Per quello che sappiamo – ha argomentato Roberta Maraschin – al momento il fenomeno riguarda 930 alloggi per complessivi 3702 posti letto, ma potrebbero essere molti di più. Serve una regolamentazione più rigida per tenere sotto osservazione gli standard di qualità”. Al riguardo l’Assessore provinciale Failoni ha aggiunto: “E’ un fenomeno esteso, l’applicazione di un codice identificativo è la strada che abbiamo scelto a salvaguardia del turista: i furbi non avranno spazio”.