Il Comune di Arco è contro le armi. Betta: “Gli ambientalisti si sono defilati”

Redazione22/01/20213min
ulivieri-betta


Il Comune di Arco ha aderito alla campagna «Italia, ripensaci», che vuole fare pressione e aumentare la consapevolezza in tema di armi di distruzione di massa.
«Il 22 gennaio entra in vigore il “Treaty on the prohibition of nuclear weapons (Tpnw)”, il trattato per la messa al bando delle armi nucleari -ha spiegato il consigliere comunale con delega alla pace Tommaso Ulivieri- che è l’esito di tre anni e mezzo di gestazione (la decisione dell’Onu risale al 7 luglio 2017) e ha la controfirma di 50 Paesi. Dopo la messa al bando delle armi biologiche (1972), di quelle chimiche (1993), delle mine anti-uomo (1997) e delle bombe “a grappolo” (2008), ci troviamo di fronte al passo formale più importante da parte dell’Onu contro la proliferazione delle armi e la logica della dissuasione armata. Arco fa parte formalmente dal maggio 2011 della rete internazionale “Mayors for Peace”, organizzazione proposta e fondata dal sindaco di Hiroshima nel 1982. Le grandi potenze detentrici di armi nucleari e quelle alleate che le ospitano non hanno firmato questo trattato. Tra queste anche l’Italia, nazione ospite di circa cinquanta testate nucleari nelle basi statunitensi di Ghedi e Aviano. Per questo una vasta rete di organizzazioni ha lanciato la campagna “Italia, ripensaci”, per fare pressione e aumentare la consapevolezza sulla presenza e i rischi delle armi di distruzione di massa. Alla quale Arco, primo Comune trentino, ha aderito».
«Ci si chiede a volte come sia opportuno declinare argomenti di questa portata in una piccola città come Arco -ha detto il sindaco Alesandro Betta- ma il consigliere Ulivieri posso dire che l’ha fatto con serietà. La delega consiliare all’inclusione, ai diritti civili, ai beni comuni, alla laicità e alla pace gli consente di portare avanti una sua particolare sensibilità, che però rientra nel programma della coalizione, che è costituita da più partiti, e quello di Tommaso Ulivieri si colloca in un’area di sinistra ambientalista, che è però di governo. È questa la novità del suo gruppo: riuscire ad amministrare pur essendo portatori di valori forti che spesso sono causa di contrapposizione. Non è facile, ma sono contento che la nostra coalizione si sia arricchita di questo loro contributo, mentre altre formazioni di area ambientalista si sono sfilate».

La Busa Vorremmo mostrarti le notifiche per restare aggiornato sulle ultime notizie.
Rifiuta
Consenti notifiche