Il Comune di Arco acquisisce l’area del Circolo Vela

Claudio Chiarani17/01/20203min
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La sede del Circolo Vela Arco passa di proprietà dall’Amsa al Comune. Uno scambio che prevede anche la cessione dell’area sulla quale, in città, insistono l’ex macello e Oratorio che passa al braccio operativo comunale, l’Amsa appunto. Così il Circolo Vela potrà, una volta che tutte la burocrazia sarà espletata, sistemare l’area sulla quale opera per la sua attività velica. All’ex Oratorio sarà realizzato un Ostello per la gioventù, notizia che era già nell’aria. La permuta avrà validità trentennale, ed è stata formalizzata da una parte con le firme del vicesindaco Stefano Bresciani e del vicepresidente di Amsa Federico Chincarini dall’altra. L’operazione dovrebbe essere formalizzata entro fine legislatura corrente, ossia massimo entro la fine del prossimo mese di aprile, visto che le prossime elezioni comunali sono fissate per il 3 maggio. Un cambio di proprietà che, in sintesi, non cambia molto se non la titolarità a poter finalmente intervenire con la necessaria richiesta di contributo alla Provincia da parte dell’associazione velica guidata da Carlo Pompili. Le stime del valore delle due aree in oggetto sono pari a circa otto milioni di euro, dunque uno “scambio alla pari” come anche i tecnici comunali hanno valutato. Un passaggio “obbligato” che ora concede la possibilità di avviare la riqualificazione di entrambe le zone con, come detto, la realizzazione di un Ostello in via della Cinta e la riqualificazione dei terreni del Circolo Vela al Linfano. Il presidente del sodalizio velico Carlo Pompili si è detto soddisfatto dell’operazione, perché “ogni stagione velica noi come siamo messi ora perdiamo finanziamenti fino a mezzo milione di euro – dichiara dopo aver appreso dell’accordo tra Amsa e Comune di Arco – ma ci auguriamo di poter dare seguito al nostro sogno di sempre, avere una sede adeguata per il nostro Circolo al posto di container fatiscenti nei quali siamo sempre stati costretti ad operare.” Sono circa ottomila i metri quadri che passeranno, dunque, da Amsa a Comune nell’ambito dell’accordo sopra citato, spazio dove sorgerà una palazzina servizi e uffici degna dell’attività velica portata avanti dai volontari e dai soci sempre all’insegna del “provvisorio”. Ora la speranza è che, finalmente, tutto quel provvisorio possa diventare stabile e dignitoso.

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