Idrogeno: autorizzate le prime due stazioni di rifornimento trentine
Le due prime stazioni di rifornimento di idrogeno autorizzate in Trentino verranno installate a Lavis, presso le aree di servizio autostradale Paganella Est e Paganella Ovest. Nei giorni scorsi il Servizio Artigianato e Commercio della Provincia ha autorizzato Autostrada del Brennero Spa all’installazione e messa in esercizio degli stessi.
“Siamo molto soddisfatti di questo risultato. È un’ottima notizia per il futuro sostenibile della mobilità locale e un passo decisivo per la creazione della rete italiana di rifornimento a idrogeno, con il corridoio del Brennero che riveste e rivestirà anche nella distribuzione di idrogeno verde, prodotto da fonti di energia rinnovabile, il ruolo di principale collegamento tra l’Italia ed il resto d’Europa”, queste le parole dell’assessore Roberto Failoni.
Ad oggi in Italia sono attivi solamente due distributori per auto ad idrogeno. Entro il secondo trimestre del 2026 ci saranno 36 nuove stazioni in tutta Italia, corrispondenti ai 36 progetti che sono stati ammessi al contributo concesso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con fondi del PNRR, tra cui appunto i due trentini. L’obiettivo è quello di intercettare le maggiori direttive del traffico commerciale pesante, favorendo dunque tra gli altri l’asse stradale del Brennero che fa capo al corridoio europeo TEN-T (le reti di trasporto trans-europee) Scandinavo – Mediterraneo.
Le auto a idrogeno funzionano grazie alla tecnologia a celle a combustibile (Fuel Cell), dove l’idrogeno viene combinato con l’ossigeno per generare energia elettrica. Questo processo chimico avviene nelle celle a combustibile all’interno del veicolo, producendo solo vapore acqueo come emissione. L’idrogeno costa attualmente 10 euro al Kg e corrisponde ad una spesa di 10 centesimi a chilometro.
Vi è da dire che se non viene prodotto da fonti rinnovabili, produrre idrogeno inquina. Ad oggi oltre il 96% dell’idrogeno utilizzato è grigio. Il suo costo è minore, ma l’impatto sull’ambiente è alto, tanto che per ogni chilo di idrogeno ricavato ne vengono prodotti 10 di anidride carbonica.
Per quanto riguarda gli aspetti tecnici, l’impianto che verrà realizzato presso l’area di servizio autostradale Paganella Est, in direzione nord, sarà composto da 6 pile di idrogeno per un totale di 2.130 chilogrammi, stoccati in pacchi bombole. Leggermente più grande quello che troverà sede nell’area di servizio autostradale Paganella Ovest, in direzione sud, anch’esso composto da 6 pile di idrogeno per un totale di 2.400 chilogrammi. Entrambi gli impianti saranno dotati di sei compressori per lo stoccaggio dell’idrogeno nelle bombole e di quattro erogatori da due pistole ciascuno: sarà erogato idrogeno in forma gassosa sia per veicoli leggeri alla pressione di 700 bar sia per veicoli pesanti alla pressione di 350 bar.