I Sindaci hanno scelto: Giuliano Marocchi presidente della Comunità di Valle

Redazione07/07/20253min
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È arrivata l’unanimità tra i Comuni dell’Alto Garda e Ledro per l’elezione del nuovo Presidente della Comunità di Valle: Giuliano Marocchi, sindaco di Tenno, guiderà l’ente sovracomunale. La vicepresidente è la sindaca di Dro Ginetta Santoni, assessori Letizia Vicari (Arco), Tiziano Chizzola (Riva del Garda) e Manuel Bonisolli (Ledro).

Per il Presidente un consenso pieno, ma non scontato, soprattutto per i Comuni di Nago-Torbole e Drena, i cui sindaci, Gianni Morandi e Simone Bombardelli, hanno deciso di votare a favore solo dopo aver ottenuto precise garanzie su metodo e contenuti.
Il loro sì, infatti, è stato frutto di un confronto approfondito e non un’adesione automatica a dinamiche politiche precostituite. «Non si trattava di mettere in discussione la persona di Marocchi – spiegano Morandi e Bombardelli – ma di chiedere e ottenere un impegno concreto verso l’equilibrio territoriale, la pluralità amministrativa e un esecutivo non connotato politicamente».
I due primi cittadini hanno voluto chiarire la propria posizione anche in risposta ad alcune letture apparse sulla stampa: «La nostra iniziale distanza non era un atto di contrapposizione o un pregiudizio personale – puntualizzano – ma la richiesta di un metodo chiaro, condiviso e realmente sovracomunale».

 

 

Alla base del consenso, dunque, vi è stata una condizione esplicita: che la nuova Presidenza non diventi espressione di una sola parte politica o di un singolo territorio. Il sostegno, ribadiscono Morandi e Bombardelli, è stato concesso in funzione di un lavoro collegiale, tecnico e improntato ai risultati. «Non ci interessano nomi, simboli o logiche di appartenenza. Ci interessano servizi efficienti per i cittadini, il rispetto delle autonomie comunali e una Comunità che sia davvero al servizio di tutti».
Il voto unanime è stato quindi letto come un segnale di responsabilità e collaborazione istituzionale, ma anche come un mandato condizionato: «La fiducia data a Marocchi – concludono – è piena solo se sarà confermato l’impegno preso: agire da garante e non da rappresentante di parte, rafforzando il ruolo del Consiglio dei Sindaci come spazio di sintesi e decisione condivisa».
Un messaggio chiaro da Nago-Torbole e Drena: l’unità è un valore, ma va costruita sul rispetto delle differenze e sulla trasparenza del metodo.