I campioni ci riprovano: il Torino al “Beppe Viola” 2019

Il ritorno dei re. Campione in carica, legato all’evento da un rapporto storico (prima volta nel 1976), il Torino prenderà parte al 48° Torneo Città di Arco – Trofeo Beppe Viola, in programma ad Arco (Trento) dal 7 al 12 marzo 2019. Il club granata ha infatti confermato la partecipazione al torneo giovanile di calcio intitolato al giornalista sportivo, compositore e artista milanese scomparso nell’ottobre del 1982.
“Il Trofeo Beppe Viola è il torneo per eccellenza della categoria Allievi – spiega l’allenatore della squadra U17 granata, Marco Sesia – perché è strutturato e organizzato bene, ci sono squadre di prestigio, il fatto di averlo vinto ha dato a tutti i ragazzi e a noi staff grande soddisfazione e grande risonanza. E’ un onore partecipare, torniamo volentieri nella speranza di fare bella figura”.
Alcuni dei protagonisti del successo al Trofeo Beppe Viola 2018 e della cavalcata fino alle semifinali del Campionato italiano U17 A-B, come Enrici, Moreo, Bonavoglia, Trombini e D’Ambrosio, sono approdati direttamente alla Primavera di Coppitelli. Fra gli atleti più brillanti in questa fase della stagione c’è invece Daniele Favale, trascorsi nell’U14 della Juventus e nell’U15 della Pro Vercelli, prima dell’approdo in granata, in prestito, nell’U16 lo scorso gennaio. I due rigori con Spezia (2-2) e Livorno (1-2), decisivi per il pareggio, e le reti su azione con Sampdoria (2-2), Carpi (3-0) e Cremonese (1-3, in gol anche Pane e Peirano) hanno pesato sulla classifica del Toro.
I cinque risultati utili consecutivi hanno riportato i “torelli” granata a ridosso delle primissime, dopo un avvio di stagione in salita contrassegnato dalle sconfitte con Fiorentina (3-0) e Juventus (1-2). “L’anno scorso siamo stati squadra da subito, dal punto di vista caratteriale, tanto che in campionato abbiamo vinto il girone e raggiunto le semifinali. Quest’anno, per me il terzo alla guida della squadra under 17 del Torino, siamo partiti un po’ a handicap per varie ragioni, ora stiamo cercando e pian piano trovando una fisionomia di gioco, che ci fa ben sperare per il futuro”, aggiunge Sesia.