Hotel Klinik fotografa il turismo estivo 2025: “Sul Garda sempre più arabi, americani e olandesi”

Come sarà l’andamento turistico in Trentino e sull’Alto Garda per l’estate ormai alle porte?
Una analisi sulle prenotazioni è stata effettuata dalla società di consulenza per l’ospitalità Hotel Klinik che si può sintetizzare con prenotazioni e prezzi in rialzo e il mercato italiano che detta legge. Ma non sul Garda, dove sono in arrivo sempre più arabi, americani e olandesi, offrendo agli albergatori nuove opportunità e sfide.
“La fotografia attuale conferma che abbiamo un andamento turistico in Trentino maggiore rispetto all’anno scorso – scrive Denis Siric, direttore della società di consulenza per l’ospitalità Hotel Klinik, con sede a Lavis – Il flusso di prenotazioni in questo momento è al rialzo, così come sono stati anche i mesi di aprile e maggio in termini di occupazione e prezzi medi di vendita delle camere. Fattori che sono di buon auspicio per la stagione estiva. Se, infatti, confrontiamo le prenotazioni con lo scorso anno data su data da giugno a settembre le prenotazioni sono in crescita”.
Non solo italiani, sul Garda più arabi e americani
“Per quanto riguarda i flussi abbiamo il mercato italiano che continua a farla da padrone, ad eccezione del lago di Garda dove i tedeschi si posizionano al primo posto – ha precisato Siric – A Riva del Garda notiamo però un aumento di prenotazioni da Paesi Bassi, Austria, Regno Unito e Polonia. Sono mercati in forte crescita rispetto al passato. E poi un crescente afflusso di turisti dal mondo arabo che opta per dei soggiorni prolungati: parliamo dai cinque giorni in poi di permanenza. Nell’area Garda registriamo anche un aumento di flussi da Polonia, Repubblica Ceca, Paesi scandinavi, Regno Unito e Stati Uniti. Anche in Valsugana sono in crescita gli ospiti di Paesi Bassi e Austria”.
Promozione e sfide
“Sono state effettuate delle azioni di marketing mirate dedicate all’ospite del mondo arabo di secondo livello, un po’ come quando ci fu la seconda ondata di russi che sono andati alla scoperta non solo delle località premium, che è rimasto affascinato dal nostro territorio – ha aggiunto il direttore – L’arabo che vediamo oggi a Riva del Garda non è da cinque stelle, come potrebbe essere nell’immaginario collettivo, ma è un ospite che opta, per un fattore culturale e di distanze, per un soggiorno un po’ più lungo”.
Gli operatori si sono adattati a offrire un servizio mirato questa tipologia di turismo?
“Qualcuno lo ha fatto – ha concluso Siric – ma c’è ancora tanto da fare per rispondere a esigenze diverse a partire, per esempio, da quelle alimentari, che per il turista arabo sono completamente diverse. Inoltre le strutture devono iniziare a darsi da fare e migliorare le relazioni. Perché se nella struttura ci sono ospiti italiani, tedeschi, nordici e arabi cambia tutta l’organizzazione per poter rispondere in modo adeguato alle esigenze di clientele completamente diverse”.