Gran lavoro per la Polizia di Riva: lite tra donne per amore e clienti che non pagano al bar

Redazione23/10/20213min
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Pomeriggio movimentato quelli di venerdì 22 ottobre per gli uomini del Commissariato di Polizia di Riva del Garda, che ha portato alla denuncia di una donna per minacce e porto abusivo di oggetti atti ad offendere e di due uomini denunciati per rifiuto di generalità.
Il tutto è iniziato verso le 14 quando alla centrale operativa del Commissariato arriva la richiesta di aiuto da parte di una donna: “La mia amica è minacciata da una donna, vuole colpirla con una mazza da baseball”. Gli Agenti raggiungono immediatamente il luogo dove trovano le tre donne che stanno animosamente discutendo per questioni sentimentali riferite al marito di una di loro.
A fatica gli Agenti, dopo aver riportato la calma, comprendono che una delle tre, pochi minuti prima dell’arrivo degli Agenti, aveva atteso la presunta rivale in amore fuori dal lavoro, ma non riuscendo a fermarla l’aveva seguita fino a casa dell’amica. A quel punto la aggrediva appena scesa dall’auto tirandole i capelli, graffiandola e prendendola a calci. Vista la scena, l’amica della vittima chiamava la Polizia e si frapponeva nella animata discussione. Questa circostanza, però, non faceva desistere la donna tradita che estraeva dalla propria auto una mazza da baseball. Nel frattempo la Volante con le sirene in funzione raggiungeva in pochi minuti il posto. La donna, sentendo il sopraggiungere della Volante, riponeva la mazza nel cofano dell’auto.
Gli Agenti, dopo aver sentito le parti e sequestrato l’oggetto contundente, accompagnavano la donna al Commissariato dove veniva segnalata alla Autorità Giudiziaria per minaccia e porto abusivo di oggetto atto ad offendere.
Nello stesso pomeriggio, verso le 17, la Volante veniva chiamata in centro a Riva perché alcuni avventori, dopo aver consumato in un bar, si erano allontanati senza pagare. I tre venivano individuati poco distanti dal luogo dell’ultima consumazione, dove ribadivano che non avrebbero pagato perché non erano in possesso di denaro. Con fare minaccioso sfidavano ripetutamente gli Agenti e due di questi rifiutavano anche di fornire le generalità. Per tale motivo, con non poca fatica e grazie anche all’intervento di una pattuglia dell’Arma dei Carabinieri, i due venivano condotti al Commissariato e, una volta in Ufficio, venivano compiutamente identificati e denunciati per rifiuto di generalità.
Pacati gli animi e, probabilmente, smaltita la sbornia, i tre si sono recati nelle prime ore della mattina seguente presso il bar a saldare il loro debito, azione che gli ha evitato la segnalazione per insolvenza fraudolenta.

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