Gottardi ai Comuni: “Sulle risorse pubbliche aspettative realistiche e non ottimistiche”
La dead-line per l’intesa tra Provincia e Comuni sulle risorse agli enti locali del prossimo assestamento di bilancio è il 30 giugno, data in cui la giunta provinciale approverà la seconda manovra del 2021. La Provincia è già dovuta intervenire ad aprile con una prima manovra da 800 milioni per affrontare le criticità del tessuto economico e sociale imposte dalla pandemia. Con questa premessa, gli spazi di azione della seconda manovra provinciale sono ridotti.
“Il mio obiettivo – ha esordito l’assessore provinciale Mattia Gottardi – è di parificare, nell’assestamento di bilancio, le risorse da mettere a budget per i Comuni con la stessa cifra dello scorso anno, ovvero 40 milioni di euro. Non dimenticando che già 10 milioni sono stati messi a disposizione nel corso della manovra precedente”.
Ultimo aspetto, trattato dall’assessore Gottardi, ha riguardato le gestioni associate per le quali saranno previste delle premialità, i cui criteri e priorità saranno oggetto, nei prossimi giorni, dell’intenso lavoro di confronto tra Provincia e Consiglio delle autonomie locali per la sottoscrizione del protocollo, passaggio chiave per arrivare all’approvazione dell’assestamento di bilancio 2021 – 2023.
Dalla pandemia e dallo tsunami scatenato dalla stessa, è partito anche il direttore generale della Provincia autonoma di Trento, Paolo Nicoletti, che ha presentato ai sindaci il Documento che guiderà le scelte economiche e finanziare del Trentino nei prossimi anni (2022 – 2024). Nicoletti ha insistito sulle novità, a partire dai criteri e dall’approccio integrato, che caratterizzeranno il prossimo Def. “Le priorità – ha spiegato Nicoletti – rimangono quelle del Programma di sviluppo provinciale dell’attuale legislatura, ma quello che è cambiato sono le risorse, potenzialmente diverse rispetto a quelle ordinarie”.
In merito al quadro della finanza provinciale, il direttore generale ha ribadito che “le maggiori risorse arriveranno a fine anno, e quindi il quadro attuale è quello problematico di questi mesi e dell’anno precedente”. Le partite finanziarie rimangono una questione aperta e si lavorerà per concretizzare le richieste già da mesi formulate al governo di riconoscimento di gettiti arretrati.