Giovane rivana appassionata di vintage a “Cash or Trash”

La trasmissione “Cash or Trash – Chi offre di più?”, in onda sul Nove, martedì 28, alle ore 20.30, ospiterà Letizia Toccoli, ventenne rivana studentessa al secondo anno di Giurisprudenza all’Università di Trento. Letizia è appassionata di design e di oggetti di seconda mano, ai quali cerca di dare una nuova opportunità di vita. “Questa passione è nata grazie alla nonna Nina”, racconta a La Busa ridendo, insieme a mamma Silvia e papà Antonio. Per chi non conosce “Cash or Trash” è una trasmissione televisiva, sul digitale terrestre, al tasto nove, che si occupa di oggetti vintage. Cinque mercanti – Federico Bellucci, Giano Del Bufalo, Stefano D’Onghia, Ada Egidio e la “regina” Roberta Tagliavini – si contendono in un’asta gli oggetti vintage portati da venditori improvvisati, provenienti da tutta Italia. Il programma è condotto da Paolo Conticini, mentre Alessandro Rosa, banditore in una nota casa d’aste, risponde alla fatidica domanda dei venditori: “Quanto vale?”.
“Alla morte della nonna materna Anna, nonna Nina – racconta Letizia – io e la mia famiglia abbiamo dovuto liberare l’appartamento a Verona. Nonna era una persona che teneva tutto, un’accumulatrice seriale, come le lampadine bruciate dentro le scatole nuove, con la scritta “bruciata”, oppure i barattoli di metallo con dentro gli stecchini di legno del gelato, oppure collezioni intere di bambole… conservava di tutto, abbiamo trovato una marea di cose e oggetti”. Erano tenuti così bene che la famiglia si è interrogata sul da farsi: “Piuttosto che buttarli via abbiamo deciso di provare a rivenderli – dice ancora Letizia – all’inizio abbiamo provato online, oppure a portare le cose nei negozi specializzati e nei mercatini di seconda mano. Alla fine però non abbiamo risolto molto e allora abbiamo deciso di partecipare in prima persona ai mercatini. Da questa occasione è nata una passione che ci ha coinvolto tutti. Nel tempo, ci siamo anche specializzati – sorride Letizia – a me piace tutto quello che è design, mamma segue le ceramiche e le porcellane, mio padre invece è appassionato di guerra e di campagna”.
“Il primo mercatino l’abbiamo fatto ad Arco – racconta invece mamma Silvia – siamo stati contenti dei risultati e così abbiamo cominciato a girare varie città del nord Italia, Brescia, Verona, Trento, però era una faticaccia e una spesa di autostrada e benzina, allora adesso giriamo solo quelli della zona che fanno riuso, Merano, Trento, Rovereto, Arco.”
mercatini del riuso si stanno diffondendo a macchia d’olio, in tutta la penisola. Ma non è solo una moda, come affermano in tanti, o un’occasione per svuotare la soffitta o la cantina di casa. È un mondo eterogeneo che “raccoglie appassionati di oggetti vecchi, collezionisti, persone bisognose che cercano l’occasione – spiega Letizia – oppure quelli che vogliono acquistare i capi e pezzi di arredo vintage, di design, assolutamente originali”. Ma per la giovane appassionata è anche una sorta di ponte intergenerazionale: “Il mercatino è anche e soprattutto un importante momento di socialità, perché è incontro fra giovani e adulti”. Inoltre “c’è anche l’aspetto ambientale da valorizzare – sottolinea Letizia -, ci si abitua al riuso, a non sprecare nulla, perché si vendono oggetti ad altre persone che possono avere una nuova opportunità di vita e di riutilizzo”.
Tornando alla trasmissione televisiva, Letizia risponde divertita: “Non posso dire molto, ma la mia puntata sarà particolare, diversa, perché ho portato un oggetto davvero strano. Come sono i mercanti? Persone splendide, in televisione mi davano l’impressione di essere un po’ altezzosi, un po’ Vip, invece i cinque mercanti sono tutti simpaticissimi, molto preparati e davvero appassionati. Simpaticissimo anche Paolo Conticini, come pure il dottor Rosa, elegante e sempre sorridente, un pozzo di scienza sugli oggetti del passato.”