(Inserzione redazionale - Committente Giacomo Bernardi)
L’esito del primo turno delle votazioni per la scelta del Sindaco del comune di Arco ha sancito chiaramente il desiderio di cambiamento: più del 60% degli elettori non ha riposto la fiducia in quello uscente, mentre quest’ultimo ha perso circa il 40% rispetto all’ultima tornata elettorale. Una bocciatura senza appello!
A buon diritto Giacomo Bernardi può essere l’homo novus della politica arcense che ora ha la concreta possibilità di portare avanti il cambiamento, anche nell’interesse di tutti gli elettori che al primo turno hanno dato fiducia agli altri candidati sindaci che, seppur molto valenti, non sono però riusciti ad arrivare al ballottaggio.
“Non posso essere certo tacciato di vecchia politica - dice Giacomo Bernardi - né di nascondermi dietro simboli nazionali. Non ho tessere di partito, non appartengo a questo o quello schieramento: sono un libero professionista, libero nel pensiero e nell’agire e mi sono messo a disposizione con spirito di servizio per il bene comune.
Il mio è un programma di ripartenza della città, di uno sviluppo sostenibile, di attenzione per l’ambiente in coerenza con la vocazione turistica del nostro territorio, di contrarietà ad un’edificazione superflua privilegiando la ristrutturazione e recupero dell’esistente, di ascolto delle persone e di attenzione ai più deboli.
Uno dei temi che vorrò sì affrontare è come raggiungere con comodità il nostro Castello; il tema è arrivarci con mezzi idonei ed integrati, per renderlo fruibile il più possibile a residenti e turisti. L’ascensore è un’idea, ma tante possono essere le soluzioni. Comunque non è oggi, in questo frangente, la priorità.
Non possiamo dimenticare - prosegue il candidato sindaco Giacomo Bernardi - il dialogo con Riva del Garda, dovendo necessariamente interloquire con quel Comune per una viabilità sostenibile e di collegamento, con politiche dei parcheggi di attestamento serie e condivise.
I rappresentanti della mia coalizione che sedevano in Consiglio comunale all’opposizione non hanno votato la “Variante 15”, approvata in maniera vergognosa, oppure la deroga per Villa San Pietro; non posso essere accusato di avere promosso una politica urbanistica delle deroghe “speciali”, senza avere una visione organica del territorio e delle effettive necessità edificatorie.
L’Ambiente non ha colore politico, è di tutti coloro i quali hanno a cuore la propria terra. Qui non ci sono buoni o cattivi, non è una scelta manichea, bensì una scelta corale che il mio programma, e non solo oggi alla vigilia del ballottaggio, ha ben scritto al suo interno.
Se sarò eletto Sindaco - conclude Giacomo Bernardi - lascerò aperta la mia porta ai cittadini, per sentire le loro problematiche, i loro desideri e mi confronterò con loro per affrontare le questioni del territorio senza filtri e pregiudizi. Votandomi al ballottaggio elettorale del 4 ottobre i cittadini di Arco hanno una possibilità di voltare pagina per scrivere un libro più bello per la nostra città. Io ci sarò”.