Gestione rifiuti, l’Alto Garda si prepara al futuro: Tavolo tecnico col comparto economico

Redazione07/12/20255min


 

La gestione dei rifiuti nei sette comuni del Basso Trentino entra in una nuova fase strategica per il territorio. Mentre a livello provinciale la Provincia ha dato vita a “Egato”, il nuovo ente incaricato di programmare la chiusura del ciclo – fino alla possibile realizzazione di un termovalorizzatore – l’Alto Garda e Ledro avvia un percorso inedito che mette insieme istituzioni, tecnici ed economia locale. Venerdì 28 novembre il Consiglio dei sindaci ha confermato la proroga triennale dell’appalto per la raccolta dei rifiuti alle ditte Sogap e Ideal Service, come previsto dalla precedente contrattazione. Una scelta che garantisce continuità al servizio nell’immediato. Ma è sul dopo, sul medio-lungo termine, che si concentrano le attenzioni della Comunità di valle.

 

 

Il Tavolo tecnico: uno strumento nuovo per decidere il dopo-2028
Il presidente della Comunità di valle Giuliano Marocchi ha firmato il decreto che istituisce un Tavolo tecnico per la futura gestione dei rifiuti, organismo che dovrà elaborare proposte operative e scenari concreti da sottoporre ai sindaci entro marzo.
Si tratta di un tavolo inedito per impostazione e composizione:
– la politica è rappresentata solo dal presidente Marocchi e dall’assessore competente Manuel Bonisolli;
– sono presenti figure tecniche di alto profilo, tra cui la dirigente del Servizio ambiente Annalisa Gelmini, il consulente Saverio De Donato e Alberto Bonisolli, già direttore di Gestel e considerato uno dei massimi esperti in materia tariffaria;
– per la prima volta siedono fin dall’inizio accanto all’ente pubblico anche i rappresentanti del comparto economico dell’Alto Garda, Vasco Bresciani e Giovanna Tasin, figure individuate in modo unanime dalle associazioni di categoria del territorio.
Una novità di metodo che, sottolinea Marocchi, “nasce da un ragionamento condiviso e dalla volontà di affrontare un tema molto sentito da famiglie, imprese e attività economiche”.

Marocchi: “Serve uno sforzo collettivo. Il mondo economico è parte della soluzione”
“Ritengo questo percorso uno dei più importanti degli ultimi anni”, spiega alla stampa locale il presidente della Comunità. Marocchi sottolinea come il coinvolgimento diretto dell’economia locale non sia un elemento formale ma sostanziale: “Chi vive quotidianamente il territorio conosce criticità, costi, esigenze operative. Il loro contributo sarà un valore aggiunto”. Il Tavolo dovrà esaminare diversi aspetti: la sostenibilità del sistema di raccolta attuale, le possibili evoluzioni tecnologiche, i modelli già applicati con successo in altre zone del Trentino, l’ipotesi – qualora maturino le condizioni – di strutturare nuove forme societarie per la gestione del servizio.
L’obiettivo è arrivare, entro marzo, a un quadro di proposte tecniche “chiare, comparabili e realistiche”, che saranno poi discusse dai sindaci per definire le scelte politiche conseguenti.

Tra tariffe, qualità del servizio e futuro del ciclo: una partita decisiva
Il presidente Marocchi apre anche alla possibilità, nel caso emergano scenari più complessi, di coinvolgere ulteriori esperti sulle forme societarie in house: “Un passo alla volta, valutando con attenzione le eccellenze che già possediamo, come le competenze interne di Gestel che da anni gestiscono tutto il tema tariffario”.
“Quando avremo le proposte del Tavolo tecnico – aggiunge – le discuteremo collegialmente con i sindaci e decideremo come muoverci”.
Un percorso che si intreccerà con le dinamiche provinciali e con le scelte che l’Egato sarà chiamato a compiere, soprattutto in relazione alla chiusura del ciclo dei rifiuti e alla sostenibilità delle tariffe.

Un cambio di metodo che coinvolge tutto il territorio
Il coinvolgimento anticipato del mondo economico segna, per l’Alto Garda, un cambio di metodo importante: partecipazione preventiva e non a posteriori, confronto tecnico-politico trasparente, costruzione condivisa delle soluzioni.
Una sfida complessa ma decisiva, perché – come ricorda Marocchi – “è giunto il momento di fare scelte importanti e lungimiranti, che riguardano l’intera comunità. E questo si può fare soltanto lavorando insieme”. (n.f.)