Galleria Adige-Garda, la “Comunità”: “Prossime aperture più chiare e indiscutibili”

Redazione10/11/20233min
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L’apertura della galleria idraulica Adige-Garda dello scorso 31 ottobre, resa necessaria per evitare esondazione del fiume nella zona veronese, ha sollevato qualche polemica da parte dei residenti dei comuni gardesani. La Comunità del Garda vuole chiarire la sua posizione attraverso un comunicato ufficiale inviato dal Vicepresidente dell’ente Filippo Gavazzoni, che riveste anche la carica di assessore a Peschiera del Garda.
“Sulla questione Adige-Garda – scrive Ganazzoni – credo si sia ormai oltrepassato il limite, attraverso commenti e posizioni ideologiche irricevibili e offensive pubblicate sui social da alcune persone che, evidentemente, non conoscono come funziona questo sistema idraulico.
L’apertura della Galleria Adige-Garda è l’estrema ratio nel momento in cui il fiume, sorpassando determinati limiti idrometrici sanciti nell’accordo interregionale siglato del 2002, in concomitanza di condizioni meteo particolarmente avverse, rischia di mettere in pericolo l’incolumità delle persone. È evidente quindi che la Comunità del Garda non può che essere a favore della sua apertura quando vi siano però i presupposti sopracitati.
Una volta terminata l’emergenza – prosegue la nota della Comunità del Garda – e scongiurati quindi i pericoli per Verona e tutti i territori interessati, rimane la questione Lago di Garda che, in virtù di questa galleria, diventa di fatto un enorme ed efficiente bacino di laminazione. Il lago di Garda però è anche un ecosistema, un habitat e una riserva d’acqua idro-potabile, la più importante e strategica d’Italia e vitale per molti comuni gardesani che attingono ad essa per approvvigionamento idrico potabile”.

 

 

“Quindi credo sia doveroso – dice il Vicepresidente – valutare una volta per tutte quali siano gli impatti di queste immissioni nel Lago di Garda, senza che una cosa pregiudichi l’altra, al fine di poter definire cosa succede nel breve, medio e lungo termine nel lago e per poter affrontare, con rigore scientifico, eventuali azioni di mitigazione. Mi auguro che le future attivazioni della Galleria Adige Garda risultino più chiare ed indiscutibili, rispetto la precedente del 31 ottobre scorso. Ritengo inoltre doveroso che vi sia, anche senza potere decisionale, un rappresentante della Comunità del Garda all’interno della cabina di regia della Galleria. Non è più accettabile – conclude la nota dell’Ente gardesano – che i Sindaci gardesani non siano messi preventivamente al corrente rispetto ciò che coinvolge i territori da loro amministrati. Il Lago di Garda si sacrifica quando serve per una nobile causa e di questo siamo fieri, ma va portato il massimo rispetto e la massima attenzione a questo territorio e si chiede alle istituzioni sovra comunali la massima attenzione e collaborazione in tal senso”.

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