Furti in aumento del 22% in Trentino-Alto Adige: allarme anche nell’Alto Garda e Ledro

Redazione31/10/20253min
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Tra il 2023 e il 2024 il Trentino-Alto Adige ha registrato uno dei più significativi aumenti di furti in abitazione a livello nazionale. Secondo il nuovo report dell’Osservatorio sulla sicurezza della casa, promosso da Censis e Verisure, la crescita dei casi denunciati nelle province di Trento e Bolzano è stata del +22%. Un incremento che colloca la regione al secondo posto in Italia, superata soltanto dall’Umbria, dove la variazione è arrivata al +24,8%.

Si tratta di un dato che preoccupa non poco, anche perché nelle ultime settimane numerosi episodi – tra tentativi di effrazione e furti riusciti – sono stati segnalati in varie zone del territorio, dalle valli ai centri urbani principali. In particolare, l’Alto Garda e Ledro si confermano tra le aree più colpite: negli ultimi tempi le cronache locali riportano quasi quotidianamente incursioni nelle abitazioni, a dimostrazione di come il problema stia diventando sempre più diffuso e sentito anche in zone considerate fino a poco fa relativamente tranquille.

 


 

Il report Censis-Verisure, basato sui dati del Ministero dell’Interno, evidenzia però anche alcuni aspetti meno allarmanti. Se si considera il numero di furti in relazione agli abitanti, il Trentino-Alto Adige registra 23 episodi ogni 10.000 residenti, un valore inferiore alla media nazionale di 26,4 e lontano dai picchi di Umbria (41,2), Toscana (39,6) e Veneto (38,3).

In valori assoluti nel 2024 i furti denunciati nella regione sono stati circa 2.500, contro i 1.950 del 2023. Per confronto, la Lombardia guida la classifica nazionale con 34.333 casi, seguita da Veneto (18.561) e Lazio (16.464). Curiosamente, le stesse tre regioni occupavano il podio anche l’anno precedente, seppure in ordine diverso.
Un elemento che spicca nel report riguarda l’indice di sicurezza dell’infrastruttura domestica: il Trentino-Alto Adige si conferma in prima posizione in Italia, davanti a Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta e Liguria. Un primato che sembra però in contrasto con l’aumento dei furti, segno che i malviventi riescono sempre più spesso a colpire anche in presenza di sistemi di allarme e di protezione avanzati.
Non è raro, infatti, che i ladri agiscano nonostante la presenza dei proprietari in casa, un modus operandi che punta proprio ad aggirare gli impianti di sicurezza attivi solo quando l’abitazione è vuota.
Nel complesso i dati Censis confermano un quadro in evoluzione: se da un lato la nostra regione mantiene standard di sicurezza superiori alla media nazionale, dall’altro la sensazione di vulnerabilità cresce, alimentata da episodi ravvicinati e sempre più audaci, soprattutto in zone come l’Alto Garda e Ledro dove la preoccupazione tra i residenti è ormai palpabile.
Negli ultimi giorni è aumentata la vigilanza da parte dei Carabinieri e della Polizia locale, nella speranza che faccia da deterrente alle azioni del ladri.