“Fuga” di medici da Nago-Torbole: l’allarme di “Progetto Comune”

Nicola Filippi23/10/20244min
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I consiglieri di Progetto Comune per Nago Torbole – Johnny Perugini, Nino Mazzocchi e Giovanni (Beppe) Di Lucia – si appellano all’articolo 32 della Costituzione Italiana per smuovere l’immobilismo della giunta Morandi: «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti». Con una mozione chiedono di convocare un consiglio comunale dedicato ai “servizi essenziali da garantire”. Ne hanno giusto motivo, dicono. Dal febbraio scorso, è stato chiuso l’ambulatorio medico di Nago, per i lavori alla Casa della Comunità. Il Comune – spiegano – non ha attrezzato un ambulatorio temporaneo per garantire il servizio di medicina, specie per gli utenti più deboli. Lo avevano già segnalato a marzo, con una interpellanza dedicata. Da allora, i residenti di Nago sono costretti a spostarsi fino all’ambulatorio di Torbole. Ma in estate, per raggiungerlo, “causa overtourism”, occorre fare scorta di pazienza e buona volontà, a causa del traffico e per la mancanza di parcheggi nei pressi del Municipio, ove ha sede l’ambulatorio. L’estate è già dimenticata. Ora siamo a ottobre inoltrato. E la situazione pare aggravarsi ulteriormente, spiegano ancora Perugini, Mazzocchi e Di Lucia.
“Ultimamente si sono aggiunte informazioni ancora più allarmanti che mettono a rischio la funzionalità dei presidi medici sul territorio di Nago-Torbole – scrivono – Molti censiti ci hanno segnalato che i medici operanti negli ambulatori di Nago e Torbole si apprestano ad abbandonare o ridurre al minimo la loro presenza nei nostri paesi, anche perché costretti a pagare l’affitto per l’uso degli ambulatori comunali. Pare che alcuni medici, da poco inseriti sul nostro territorio, fin dalla loro nomina abbiano deciso di non operare nell’ambulatorio di Nago. Con l’apertura del polo sanitario di Rione Degasperi, a Riva del Garda, pare inoltre che altri medici e la pediatra, già presenti nell’ambulatorio di Nago, abbiano deciso di stabilire lì la loro sede principale, facendo venire a mancare sul nostro territorio, o ridurre sensibilmente, un servizio ed un presidio medico essenziale. Rileviamo a tale proposito che per la stragrande maggioranza dei mesi dell’anno la Busa è afflitta dai problemi di overtourism, per cui spesso il traffico è paralizzato. Inoltre, i collegamenti con i mezzi pubblici tra Nago e Torbole non sono frequenti e non permettono la discesa dei pazienti nelle immediate vicinanze degli ambulatori”.
“Con queste premesse, se le notizie sopra espresse fossero confermate, la giusta preoccupazione dei numerosi censiti che ci hanno interessati del problema, impone all’intero Consiglio comunale ed alla Amministrazione comunale di ricercare immediatamente delle soluzioni a favore della nostra comunità, per salvaguardare un presidio medico di base che consideriamo essenziale, viste pure le attuali difficoltà del servizio sanitario provinciale e le lunghe liste d’attesa”.
I tre consiglieri d’opposizione chiedono al sindaco Morandi e alla sua giunta di relazionare sulla situazione attuale degli ambulatori, di adottare tutti i provvedimenti necessari per mantenere la presenza giornaliera dei medici di base, sia a Nago sia a Torbole, mantenere la presenza della pediatra a Nago, “mettendo a loro disposizione gli spazi comunali ove possibile anche a titolo gratuito”.

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