Frana a Riva, gli ambientalisti: “No alla ciclovia, la montagna lancia avvertimenti”

Redazione09/03/20242min
FRANA RIVA LIMONE AMBIENTALISTI (1)



 

Nella serata di venerdì 8 marzo una frana è caduta a Riva del Garda sulla statale Gardesana occidentale, tra la galleria “Casagranda” in direzione Limone e l’imbocco del sentiero della Ponale.
Sull’argomento non si è fatto attendere il comunicato del “Coordinamento Interregionale per la tutela del Garda” che da mesi si batte contro la Ciclovia, in fase di costruzione.
“Un’altra grossa frana è caduta a Riva – scrivono in un comunicato – Per questo motivo chiediamo ancora con più forza la sospensione immediata dei lavori sulla parte trentina della Ciclovia. Non si può essere garanti della sicurezza nel tratto trentino della gardesana Occidentale, in zona geologica “P-4″ con massimo livello di rischio visto che la strada-sentiero del Ponale è esattamente sopra il previsto percorso e la roccia in cui è stata scavata la Ponale è la stessa su cui si vuole agganciare la passerella a sbalzo della stessa ciclovia”.
Gli ambientalisti si chiedono, inoltre, se gli enormi massi franati sarebbero stati trattenuti dalla copertura prevista per mettere in sicurezza la ciclovia.
“L’enorme carico antropico che dovrebbe percorrere la ciclopedonale – prosegue il Coordinamento – auspicato per motivi economici dal Presidente Fugatti, viene esposto al rischio frane perché ormai è evidente che la “mitigazione del rischio” non vuol dire rischio zero. Dal 1982 ad oggi ci sono state 27 frane. Nell’ultimo decennio la media si è abbassata da 1,6 a 1,2 frane all’anno. Da novembre 2023 ad oggi ci sono state in Trentino, e in particolare nell’Alto Garda, 10 frane: due al mese. Siamo certi che la perizia geologica che accompagna il progetto sia ancora valida?”.
Infine lanciano un monito per fermare l’opera: “La sicurezza delle persone deve venire prima di ogni altra velleità turistica, la ciclovia in zona di massimo livello di rischio deve essere ripensata”.

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