Fotografia e tradizioni nelle scuole di Dro e Riva
La Fotografia è tornata nelle Scuole Primarie dell’Altogarda grazie al progetto “Educazione all’immagine” de “Il Fotogramma”, lavoro coordinato da Sonia Calzà che, alla “Fabrizio De André” di Dro (progetto “I nossi portoni”) e a quella di S. Alessandro (progetto “Fotografo la mia città con gli occhi e le poesie di Giacomo Floriani”), ha coinvolto due quinte Classi.
Si sono svolte lezioni teoriche sulle basi e sulla storia della fotografia e uscite sul territorio curiosando negli spazi esterni alle scuole stesse per immortalare con la macchina fotografica, dopo i necessari insegnamenti, a Dro, i portoni di una volta ancora ben presenti in alcuni edifici del centro storico e, a Riva, alcuni luoghi mirabilmente descritti da Giacomo Floriani in alcune sue poesie.
È stato fatto un lavoro in classe sulla selezione delle immagini al fine di allestire una mostra.
Infine sono state consegnati agli scolari un diploma con un audiovisivo a ricordo di tutto il percorso condiviso. Sonia Calzà ha potuto contare, come sempre, sui suoi collaboratori Giampaolo “Trota” Calzà, Franco Penna, Paola Santoni, Adriana Tavernini, Marco Vecchi e Laura Zinetti.
C’è stata, come nel passato, la collaborazione dell’Associazione culturale “Giacomo Floriani” di Arco che con Alessandro Parisi è entrata in classe a raccontare la vita del poeta rivano e ad evidenziare le peculiarità del dialetto locale. Da una parte la lettura e la parafrasi di alcune poesie di Floriani, dall’altra l’incontro con il dialetto attraverso alcuni vocaboli che caratterizzano la vita quotidiana: oggetti domestici, piante, attrezzi da lavoro. Ogni scolaro ha ricevuto in omaggio una copia del libro “Giacomo Floriani ancói”.
Va rimarcato l’interesse dimostrato dalle classi per gli argomenti proposti e la loro attiva e corretta partecipazione grazie anche al contributo degli insegnanti (per Dro Giada Cazzolli, Gianni Civitillo, Deborah Dallapè, Daniela Grassi, Michela Poli, Marianna Travaglia; per S. Alessandro Chiara Andreozzi, Fernanda Benini, Serena Caceffo, Michela Corradini), che hanno saputo preparare le loro scolaresche ad un’iniziativa didattica certamente particolare, ma assai educativa perché sviluppata fra aula scolastica e territorio circostante.