Forestali del Trentino, il bilancio di un anno

Redazione13/12/20193min
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Il tradizionale scambio di auguri tra i forestali trentini e la Giunta provinciale, che si è svolto nel palazzo della Provincia, ha offerto l’occasione per fare un breve bilancio di un anno di grande attività, anche per le conseguenze della tempesta Vaia. Il presidente Maurizio Fugatti, intervenendo anche a nome del vice presidente Mario Tonina e dell’assessore Giulia Zanotelli, presenti alla cerimonia, ha ricordato come quello trascorso sia stato un anno particolare, anche difficile e delicato. “Il Trentino – ha sottolineato il presidente rivolgendosi ai forestali trentini – è riuscito a dimostrare la forza che ha al suo interno, fatta di spirito civico e di capacità di reagire. Dopo il maltempo e la devastazione dello scorso anno, da subito, è stato importante il vostro contributo, con il lavoro e la competenza tecnica, la disponibilità, la volontà di affrontare il problema e la capacità di azione che ho apprezzato immediatamente”.
Il Capo del Corpo Forestale Trentino Romano Masè ha ricordato alcuni dati che descrivono il lavoro fatto dopo “Vaia”: 4 milioni di metri cubi di legname e 20mila ettari di bosco interessati, un patrimonio fatto di infrastrutture e un territorio gravemente danneggiati. “Siamo partiti subito – ha ricordato Masé – con i nostri colleghi e con la Provincia che, nell’emergenza, ha dimostrato grande capacità di fare sistema. In questi mesi, è stato fatto molto, con più di 2 milioni di metri cubi di legname avviati a utilizzazione, quasi un milione già utilizzato, un’importante azione formativa per la sicurezza, con 22 corsi e 300 operatori coinvolti, un affiancamento continuo con i proprietari pubblici e privati. Ricordo anche il grosso investimento sul fronte infrastrutturale, con 2500 chilometri di strade forestali per i quali ci sono già stati finanziamento e progettazione, e 1200 chilometri già ripristinati, oltre a circa 17 ettari di piazzali dei quali già 7 realizzati (24 piazzali), per più di 12 milioni di euro. Ricordo anche la parte vivaistica, importante per il ripristino, con circa 100.000 piantine disponibili nel 2020, con un obiettivo di mezzo milione nel 2023”.
La cerimonia si è conclusa con la consegna al personale dei nastrini per l’anzianità di servizio e con un brindisi.

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