Fiorella e Gabriele, 65 anni insieme a Vigne di Arco
È un giorno di quelli che contano nella vita di una coppia di sposi quello celebrato domenica 20 settembre nella chiesa di Vigne di Arco. Fiorella Bresciani e Gabriele Cretti, infatti, hanno festeggiato il loro 65° di matrimonio. Era il 17 settembre 1955 quando, nella stessa Chiesa, convolarono a nozze negli anni in cui faceva notizia anche solo il fatto che uno abitasse nella parte alta (lo sposo) e lei nella parte più bassa. La cerimonia venne celebrata dal fratello don Lorenzo alla presenza dei testimoni, l’altro fratello Francesco e l’amico Ernesto Calzà.
Fiorella lavorava alla casa di cura “Pio Foà” (oggi Eremo) ma, con dispiacere, dovette lasciare il lavoro, come usavano fare le donne di allora quando convolavano a nozze. Gli ammalati le organizzarono una bella festa per ringraziarla del suo lavoro e assistenza.
Gabriele Cretti, invece, vestiva la casacca di Vigile Urbano di Arco negli anni in cui il dirigente era Sbaraini assieme ai compagni e amici Ernesto Calzà (rimasto vittima di tragico incidente al ponte sulla Sarca), Amistadi, Morandini, Copat e pochi altri. Il mezzo di trasporto era la… bicicletta d’ordinanza e dovevano, oltre a dirigere il traffico, anche assolvere le molte incombenze comunali.
In quegli anni si viveva tutti assieme nella grande casa di famiglia a Vigne, poi cominciarono ad arrivare i figli Emanuela, Raffaello, Nicoletta, Alberto e un’altra però persa in tenerissima età. In tutti questi anni sono riusciti a superare le varie difficoltà che pone la vita durante il cammino, accompagnati dalla Fede che li ha sempre sostenuti.
Ora il bel momento di festa circondati dai figli, lo stuolo di nipoti e gli affetti più cari. «Vogliamo ringraziarli per tutto quello che hanno fatto per noi – dicono i figli – e speriamo ci rimangano accanto ancora per molto tempo».
La Santa Messa è stata celebrata da don Carlo nella “loro” amata Chiesa di Vigne e accompagnata dal coro “La Corale”, poi a fine cerimonia il rinfresco in piazza al quale è stato invitato tutto il paese che ha voluto abbracciare (anche se solo con lo spirito a causa della pandemia) questa coppia che fa parte di diritto della memoria storica della frazione arcense.