Festival Letteratura ambientale: ripensare il nostro legame con la natura
Si è tenuta a maggio 2023 la seconda edizione del Festival della letteratura ambientale organizzato dalla Sat di Arco. La rassegna di eventi è tornata a proporre dibattito e confronto sul tema dell’ambiente, con alcune novità: la decisione di anticipare il festival al mese di maggio, per coinvolgere maggiormente i giovani e il mondo della scuola, e l’elezione del Sotto Tetto Urban Space a punto di incontro e di partenza di tutte le attività in programma: per apprezzare e vivere con più consapevolezza il parco Braile, con la sua varietà di piante e fiori edibili, come Chiara Parisi ha raccontato ad adulti e bambini nella sua lettura animata.
Contro le fake news e la disinformazione ha messo in guardia Roberto Battiston, primo ospite del festival con il suo ultimo libro “L’alfabeto della natura. La lezione della scienza per interpretare la realtà”. Nel suo intervento il fisico trentino ha ricordato l’importanza del pensiero scientifico e il compito a cui tutti, in quanto cittadini, siamo chiamati: interessarci e pensare criticamente alle trasformazioni in atto, innanzitutto al cambiamento climatico.
La relazione con il resto del vivente è stata al centro della passeggiata letteraria condotta dal naturalista Gabriele Bertacchini e da Viola Ducati, divulgatrice ambientale, che alternando letture naturalistiche, filosofiche e poetiche hanno proposto un ripensamento del valore del limite e dell’interdipendenza tra i viventi.
Cambiamento è la parola, difficile e tanto più urgente, che ritorna, come un segnavia, in tutti gli eventi del festival. Perché cambia il clima, con impatti tangibili già nel giardino di casa, come mostrano gli alveari privi di miele osservati insieme ad Annalisa Zanella, apicoltrice amatoriale, in occasione della Giornata mondiale delle api, e perché devono cambiare i nostri comportamenti, individuali e collettivi, e i valori che orientano le decisioni. Ma quanto è difficile cambiare? Presentando “Assalto alle Alpi”, Marco Albino Ferrari, giornalista, scrittore e sceneggiatore, ha sollevato la questione e provato a rispondere con un racconto poetico e doloroso, la rovina di tante località sciistiche alpine, il fallimento di un sogno di turismo insostenibile, che è in realtà un monito a immaginare l’alternativa possibile. Nella stessa direzione, ma con gli strumenti del pensiero sistemico, si si è mossa la riflessione di Rocco Scolozzi, futurista, formatore e docente dell’Università di Trento, attraverso un laboratorio esperienziale sui limiti della crescita.