“Fellini e il sogno”, la nuova mostra di Casa Artisti
«Fellini e il sogno. Cinema e psicanalisi» è la mostra che sabato 23 settembre apre la stagione autunnale della Casa degli artisti «Giacomo Vittone» di Canale di Tenno. La nuova iniziativa espositiva è realizzata in collaborazione con l’associazione culturale di psicologia analitica Durendal di Arco, a cura di Roberta Bonazza.
«Fellini e il sogno. Cinema e psicanalisi» è un viaggio per immagini che racconta un frammento della vita del grande regista riminese. Una serie di inquadrature illustrate da Martina Anja Pomari e realizzate per dare forma visiva alla singolare vicenda dell’incontro tra Fellini e il suo analista, il dottor Ernst Bernhard. Un percorso terapeutico che il regista sente il bisogno di intraprendere già nel 1954, quando entra in una profonda depressione.
È il 1960, Fellini è al centro della scena internazionale per il suo film «La dolce vita» e nonostante, l’immediato successo di critica, si trova in un periodo buio.
Attraverso il lavoro psicoanalitico, affrontato dal 1960 fino alla morte di Bernhard, nel 1965, i fantasmi si dipanano, liberando l’innato e potente immaginario onirico che abita il suo animo. Il sogno irrompe nella realtà diventando l’elemento rivelatore dell’inconscio.
Nelle illustrazioni in mostra l’inconscio è rappresentato dalle diverse gradazioni di azzurro sul fondo bianconero, una presenza pervasiva nella vita di Fellini che convive con il rigore e il senso di realtà del ritratto di Fellini realizzato da David Parenti. Uno sguardo intenso che attende i visitatori in cima alle scale, monito e invito a guardare nel mistero del profondo.
Nel salone sono esposte le illustrazioni di Martina Anja Pomari, giovane artista e grafica arcense, con i testi e l’immersione in un piccolo cinema dove scorrono le interviste a Felice Ficco, psichiatra e presidente dell’associazione Durendal, e Ludovic Maillet, critico cinematografico, specifiche sul tema della mostra; nelle sale delle lunette, le opere di David Parenti, pittore reggiano che dal 2003, 10º anniversario della scomparsa di Federico Fellini, lavora a una serie di opere sul grande maestro, inquadrando prevalentemente la ricerca sul mondo di «8 ½» e sul rapporto di Fellini con il suo alter ego Marcello Mastroianni.