FEDRIGONI CHIUDE IL 2018 POSITIVAMENTE

Il gruppo Fedrigoni, leader in Europa per produzione di carta destinata al packaging, etichette, stampa, ologrammi per banconote e carte di sicurezza ha chiuso il bilancio 2018 all’insegna del + 1% di fatturato (+ 12 milioni di euro rispetto al 2017) e che nel primo trimestre di quest’anno ha già fatto segnare un incoraggiante + 8,7% rispetto allo stesso periodo del 2018. I ricavi, infatti, dai 277 milioni di euro (sempre riferiti al primo trimestre dell’anno) del 2018 si è passati ai 301 milioni del trimestre 2019. Il fatturato 2018 ha chiuso a quota 1.181,5 milioni di euro contro i 1.169, 6 del 2017 (da qui + 12 milioni di euro pari, appunto ad un + 1%) grazie ad un aumento della produzione di etichette ed adesivi e alla crescita delle esportazioni in Europa (dove si registra il 70% dell’intero fatturato). In calo la richiesta di produzione di carta moneta, ma in maniera parziale “sopperita” dagli aumenti degli altri settori mentre il costo della cellulosa, materia prima necessaria all’intera produzione è lievitato non poco. Acquisita dal gruppo statunitense “Bain Capital” solamente un anno fa, Fedrigoni è in crescita sul mercato globale, sia per quote di mercato sia per aree geografiche, ha effettuato investimenti assumendo ottanta nuovi addetti nell’ultimo anno rinnovando nel contempo anche i macchinari necessari alla produzione. Alla storica famiglia Fedrigoni è rimasto un 10% di quote, mantiene la vicepresidenza e la direzione del gruppo con Chiara Medioli, mentre da dicembre 2018 l’amministratore delegato è Marco Nespolo. Bain Capital ha acquisito anche il gruppo “Cordenons”, produttore di carte fini e tecniche con sede a Milano e due stabilimenti in Valsugana, a Scurelle, segnale chiaro che l’azienda è in crescita, sta bene e punta decisamente ad aumentare quote di mercato accelerando sull’innovazione tecnologica del settore.