FALLIMENTO AZZOLINI, UNDICI INDAGATI, SOCIETÀ FASULLE E GUAI A NON FINIRE
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Non si ferma “l’onda” dell’inchiesta che la Guardia di Finanza e gli inquirenti di tre diverse Procure dello Stato hanno avviato da tempo nei confronti della Azzolini Costruzioni, l’impresa edile che solamente una ventina d’anni fa imperava ovunque nella Busa e non solo. Sono stati accertati almeno quattro milioni di euro “distratti” dal patrimonio per non essere utilizzati dai creditori, altri dieci milioni nascosti in ditte che esistevano solamente, di fatto sulla carta e all’estero, insomma una lunga accusa nei confronti dei titolari responsabili che porta a diversi reati. Bancarotta fraudolenta, dichiarazioni dei redditi mai presentate, fatturazione falsa per lavori mai eseguiti, documenti fatti sparire per non lasciare traccia del tutto. Sono coinvolte in tutto ciò diverse persone che, sempre secondo le accuse, si sarebbero prestate al “gioco” con parte attiva di amministratori delle società, come detto sopra, che di fatto non esistevano realmente all’estero soprattutto. L’operazione “Pro Domo” conclusa dalla guardia di Finanza ha sollevato il tutto sotto il coordinamento dalle Procure di Rovereto, Milano e Verona e ha portato ad un sequestro preventivo di una somma pari ad un milione e 100 euro dal patrimonio con decreto del Tribunale di Milano. La Procura di Verona nei giorni scorsi aveva emesso decreto simile per altri 130 mila euro mentre quella di Rovereto aveva disposto una serie di accertamenti sia domiciliari sia in azienda. Insomma, le indagini economiche finanziarie condotte dalla Tenenza della GDF di Riva del Garda hanno messo in luce tutta una serie di operazioni volte a “distrarre” il buon operato aziendale nascondendo, occultando, distraendo fatture e denaro per evitare di pagare il dovuto. Oltre al titolare, la moglie e i suoi due figli nell’inchiesta sono finiti gli amministratori delle società satellite dopo che la società madre, la Azzolini Costruzioni era fallita con un passivo di oltre 13 milioni di euro. Già notificato ai diretti interessati l’avviso di conclusione delle indagini che contesta la sottrazione di capitali per non pagare i creditori e lo Stato.