FALLIMENTO AZZOLINI, UN “BUCO” DA 13 MILIONI DI EURO
Il crack della Azzolini Costruzioni Generali S.p.A., la cui sentenza è datata due anni fa, proprio alla vigilia di Natale, è stato quantificato in quasi 13 milioni di euro. 12,7 per la precisione, con otto persone indagate per bancarotta fraudolenta, distrattiva e documentale. Tutto documentato dal Curatore fallimentare della prestigiosa Impresa edile con diverse aziende “controllate” e diversi professionisti collaboratori della “casa madre”. L’avviso di chiusura delle indagini è stato trasmesso agli indagati dal Sostituto Procuratore della Repubblica Fabrizio De Angelis, cinque pagine dell’avviso di chiusura indagini che il magistrato del Tribunale di Rovereto ha inviato ai diretti interessati contestando quanto detto, ossia la “distrazione” di beni e patrimonio societario che portò a chiedere ad uno stato di crisi economico – finanziaria e poi alla sentenza di fallimento. Un deficit finanziario che ebbe inizio nel 2010 quando era di poco superiore al milione di euro, salito poi a 5 milioni di euro alla fine del 2012 e ai 12,7 finali, quando ormai nulla poteva più essere fatto per evitare la bancarotta.