Ex Molino Dro, Calzà (PD) contro la Provincia: “Ancora nulla di fatto”

Nicola Filippi16/03/20253min
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“Ex Residenza Molino a Dro: ancora nulla di fatto”. La consigliera provinciale Pd, Michela Calzà, ex vicesindaco di Dro, attacca l’immobilismo della giunta provinciale. “La struttura dell’ex Casa di riposo Molino a Dro è oggi interessata da un intervento di riqualificazione energetica, che per lo più insiste sull’involucro dell’edificio. L’assessore Tonina, nel rispondere in Aula alla mia question time, annuncia che ci sono 49 milioni disponibili per ristrutturazioni/riqualificazioni di Rsa suddivise su varie misure (caro cantiere, ristrutturazioni leggere, nuovi progetti, arredi etc.) – spiega la consigliera Dem -. I criteri per accedere ai fondi saranno approvati in aprile con pubblicazione della nuova delibera della giunta. Alle specifiche richieste della mia interrogazione, per il finanziamento della ristrutturazione interna (da adibire a nuove stanze o appartamenti protetti) e del collegamento con la nuova sede dell’ex Rsa Molino, l’assessore rimanda al bando di prossima uscita”.

 

 

“Resta inevaso il quesito e la possibilità di mettere gli enti interessati (Comune, Apsp, Comunità di valle) attorno ad un tavolo per decidere le finalità e la prospettiva del compendio – illustra ancora Calzà – Ad oggi spetta ancora al Servizio Sociale della Comunità Alto Garda e Ledro, che ha competenza primaria in questo, stimare il fabbisogno reale dei servizi socio-assistenziali sul Comune di Dro. Tale fabbisogno è funzionale alla definizione del modello di gestione e della gamma di servizi che il compendio potrà dunque offrire (oggi non si sa se appartamenti protetti o altri posti Rsa e di questi non si ha certezza se potranno essere convenzionati)”.
“Chiarite dunque le fasi preliminari di progettazione, si conoscerà anche il finanziamento per gli interventi infrastrutturali ma pure il modello gestionale e l’impatto che essa avrà sull’attuale gestione – sottolinea Calzà – Al compendio dell’ex Rsa Molino serve certamente un progetto complessivo che sappia coniugare le esigenze ed aspettative di una comunità con un’offerta di servizi di prossimità agli anziani e alle persone più fragili. La vecchia struttura ben si presta ad essere riqualificata anche internamente per residenzialità leggera, alloggi o sistemazioni protette tipo co-housing e servizi specifici mutuati dalla vicina Rsa, e nuovi servizi per la collettività”.
“Queste nobili finalità meriterebbero inoltre un tavolo di co-progettazione condiviso con il Comune di Dro, il Servizio sociale della comunità AGL e il mondo della Cooperazione”, conclude la consigliera Pd Calzà.