Ettore e Clara, 60 anni insieme a Riva del Garda

Redazione28/04/20223min
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Nozze di Diamante che contano quelle celebrate oggi da Ettore Gino e Clara Benedetti di Riva del Garda. Sono passati infatti 60 anni dal fatidico “Sì” pronunciato il 28 aprile 1962 tra i due conosciutissimi rivani con una lunga storia fatta di amore e… volontariato.
Clara, classe 1940, si trasferisce a Riva all’età di 18 anni, da Castione di Brentonico, per lavorare come infermiera all’Ospedale cittadino. Ettore, invece, nato nel 1938, giunge a Riva da Tione con la sua famiglia e lavorerà per 40 anni alla Associazione Agraria.
Fatale fu l’incontro in Ospedale tra Ettore, donatore di sangue, e la giovane infermiera. Sboccia l’amore e si arriva presto al matrimonio. Intanto Clara troverà occupazione fissa al reparto maternità, dove vedrà venire alla luce intere generazioni di altogardesani nei sui 35 anni di lavoro.

Ettore, oltre all’impegno in Agraria, si è dedicato a moltissime attività di volontariato. Donatore di sangue dal 1957, ha ricevuto la medaglia d’Oro dall’Avis per aver superato le 100 donazioni. Gli appassionati di calcio lo ricorderanno al baretto del campo della Benacense a dispensare, per molti anni, vin brulè agli infreddoliti tifosi. Per quello che riguarda lo sport giocato, invece, è impegnato fin da giovane con le bocce, partecipando tutt’ora a molte gare con passione ed entusiasmo.
Inoltre è uno dei fondatori del coro “Lago di Tenno”, dove canta da oltre 40 anni come come baritono.
Non bisogna dimenticare la sua attività nei Vigili del Fuoco e Soccorso Alpino, dove è stato un prezioso elemento traendo in salvo molti alpinisti in difficoltà, ma anche nel mesto recupero di quelli che non ce l’avevano fatta.
Giusto per concludere l’elenco dei suoi molteplici impegni, fa parte del circolo Zanelli, della Filodrammatica rivana ed è vice presidente della Cooperativa “Casa nostra” che ha aiutato molti giovani a mettere su casa.
Insomma, una vita ricca di interessi e passioni quella di Ettore, dedicata principalmente al volontariato.
“Nonostante i molteplici impegni – racconta la figlia Claudia – i miei genitori sono stati sempre presenti in famiglia, trasmettendo valori preziosi a me e a mio figlio Nicolò. Onestà, senso del dovere e amore in ciò che si fa. Per questo prezioso insegnamento li ringrazio e spero, a breve, di dedicarmi anch’io al volontariato seguendo le orme di papà, sempre capace di conciliare con la famiglia tutti gli altri impegni. Ma grazie anche alla mamma… infatti dietro ogni grande uomo c’è sempre una grande donna!”.
In settembre è prevista una festa con parenti e amici che hanno accompagnato nella vita la coppia, alla quale auguriamo anche noi cento di questi giorni.

 


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