Estate e Camp sportivi ad Arco: “Il Comune aiuti le famiglie”

Redazione21/07/20252min
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“Forse un maggiore coinvolgimento dell’Ente pubblico, con un contributo alle famiglie per consentire loro di affidare a noi, come ad altre realtà, i loro figli”. Elio Proch, vicepresidente dell’US Arco, illustra così la sua personale lista dei desideri nel pieno delle due settimane del campus che l’Unione Sportiva Arco, come da tradizione, ha organizzato anche quest’anno nelle due settimane che vanno dal 14 al 25 luglio.

 

 

“Nella prima settimana – continua Proch – abbiamo avuto 70 ragazzi assistiti, oltre che da noi dirigenti, da otto allenatori e cinque collaboratori che sono in pratica i ragazzi più grandi del nostro vivaio. Tra l’altro siamo stati affiancati anche da Massimo Soffiati, un giovane tecnico che fa parte dello staff dell’Hellas Verona. Il programma è quello di sempre: tanto calcio, senza l’assillo di trovare il fenomeno, pranzo al Palace Hotel, passeggiate lungo la riva della Sarca fino al chiosco per Matteo dove moltissimi fanno il bagno. I genitori li portano alle 8 del mattino e li vengono a prelevare alle 17.30, sperando, perché questo è il nostro obiettivo primario, che i loro ragazzi, oltre a divertirsi, imparino ad essere più educati, più disciplinati e più abituati a vivere in una collettività”.
La spesa è stata di 220 Euro la prima settimana, di 180 la seconda, tanto per sottolineare che un contributo da parte del Comune, come auspicava Proch, non stonerebbe. Questo genere di iniziative, infatti, le promuove l’Us Arco, ma anche la Baone, l’Oratorio (affollatissima), il Circolo Tennis e molte altre realtà. Segno evidente che quella che un tempo poteva essere una simpatica alternativa alle vacanze, oggi è diventata una assoluta necessità sociale.

Nello Morandi