Emergenza casa, le risposte della Provincia

Redazione17/05/20234min
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Casa, politiche abitative ed emergenza sfratti. Temi al centro dell’incontro con gli assessori Stefania Segnana (salute e politiche sociali) e Giulia Zanotelli (politiche abitative), i tecnici e i componenti della Consulta provinciale delle politiche sociali. Un confronto partito dalla situazione di alcune famiglie con minori segnalata dal presidente della Consulta Paolo Tonelli, nella lettera in cui ha chiesto la convocazione dell’incontro, e proseguito poi a 360 gradi. Si è parlato infatti dell’insieme di politiche che l’Amministrazione provinciale ha messo e metterà in campo – anche attraverso il confronto con Itea, Comuni e Comunità di valle – per dare una risposta strutturale su un tema diventato di stretta attualità alla luce dei profondi cambiamenti accelerati dalla fase pandemica.
“Seguiamo con attenzione le situazioni delle singole famiglie che devono lasciare il proprio alloggio emergenziale al termine del percorso di accompagnamento dei servizi sociali – ha precisato l’assessore Segnana con riferimento al primo tema all’ordine del giorno – Si tratta di un lavoro in sinergia con i servizi sociali delle Comunità, ricercando di volta in volta i percorsi possibili per trovare una sistemazione idonea. Dall’altro va garantita la disponibilità nei singoli Comuni degli alloggi riservati alle situazioni di emergenza”.

L’assessore Zanotelli ha ripercorso le misure in programma e ha sottolineato la necessità di procedere verso una riforma complessiva e strutturale delle politiche abitative in Trentino: “C’è l’esigenza di affrontare il tema considerando il quadro reale e tutti i cambiamenti accelerati dalla fase Covid. Un percorso che dovrà portare all’aggiornamento e alla semplificazione dei percorsi di sostegno dando spazio a idee innovative e a sperimentazioni, com’è nella vocazione del nostro territorio, e garantendo l’accessibilità dell’alloggio per tutte le categorie sociali, dalle famiglie ai padri separati”.

Riguardo agli interventi nel breve periodo, Zanotelli ha ricordato della lettera inviata nei giorni scorsi al cda di Itea per invitare la società a rateizzare l’eventuale debito degli inquilini non su 12 ma su 48 mesi, con l’obiettivo di aiutare le famiglie e a far fronte a quanto dovuto ed evitare le procedure di sfratto per morosità.

Altro obiettivo è quello di accelerare i tempi di reimmissione nel circuito locativo dei cosiddetti alloggi di risulta nei casi in cui sia sufficiente intervenire con minimali interventi di ristrutturazione. A tal fine è allo studio l’elaborazione di una norma ad hoc per consentire a coloro che sono inseriti nelle graduatorie di edilizia residenziale pubblica e si rendano disponibili, di provvedere all’autorecupero dell’alloggio sociale ottenendone la relativa assegnazione.

L’assessore ha poi ricordato che per gli investimenti nella manutenzione straordinaria e nel recupero degli immobili residenziali pubblici in questa legislatura sono stati stanziati 54,5 milioni, rispetto ai 26,3 della precedente legislatura. Si è voluto in tal modo potenziare gli interventi di ristrutturazione e riqualificazione del patrimonio abitativo con lo scopo di incrementare il numero di alloggi sociali proponibili all’utenza e migliorare la vivibilità degli stessi. In quest’ottica si è avviata negli scorsi mesi un’indagine conoscitiva presso i Comuni trentini al fine di verificare la situazione del patrimonio pubblico residenziale presente sul territorio provinciale e non utilizzato.

 


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