Emergenza casa a Nago-Torbole: “Rinascita e Sviluppo” propone un pacchetto di azioni concrete

Redazione25/08/20255min
Scorci di cavalese


 

Il tema dell’emergenza abitativa bussa con sempre maggiore insistenza alle porte delle amministrazioni locali dell’Alto Garda, e anche a Nago-Torbole si alza il livello del confronto politico. Nei giorni scorsi, il gruppo consiliare di minoranza Rinascita e Sviluppo ha presentato un’interrogazione articolata rivolta al consigliere con delega al “Progetto Casa”, Davide Mazzurana. Al centro del documento, l’urgenza di affrontare il grave squilibrio tra la crescita esponenziale degli alloggi turistici e la penuria di abitazioni disponibili per residenti, giovani e lavoratori.

Un tema sempre più sentito da cittadini e imprese, che lamentano l’impossibilità di accedere a un affitto a lungo termine a prezzi sostenibili. “Sempre più cittadini ci sollecitano ad affrontare con urgenza questo problema” – scrivono i firmatari dell’interrogazione – “e riteniamo che anche la nostra amministrazione non possa più aspettare ad agire, come già stanno facendo i comuni vicini di Arco e Riva del Garda.”

 

 

Una crisi con ricadute sociali ed economiche
Nel documento si sottolinea come la crisi abitativa stia provocando uno spopolamento progressivo del territorio, con giovani e famiglie costretti a trasferirsi altrove, e allo stesso tempo stia generando gravi difficoltà per le imprese locali, in particolare quelle del settore turistico e artigianale, che non riescono a trovare personale per mancanza di soluzioni abitative.

Uno dei nodi centrali è la gestione degli alloggi a uso turistico e la corretta applicazione della Legge provinciale Gilmozzi (L.P. 16/2005), che impone un vincolo di “residenza ordinaria” per molti immobili. Un vincolo, però, che secondo l’opposizione deve essere monitorato e fatto rispettare più attivamente, come stanno facendo Arco e Riva attraverso controlli sistematici.

Tre domande e cinque proposte per l’Amministrazione
L’interrogazione è strutturata in modo da essere, oltre che critica, anche propositiva. I consiglieri Perugini, Vivaldi, Di Lucia e Mazzoldi rivolgono innanzitutto tre domande al consigliere Mazzurana:

È stata effettuata una mappatura del problema? In particolare, viene chiesto se esiste già un censimento degli immobili soggetti al vincolo della Legge Gilmozzi, se sia prevista una mappatura estesa degli alloggi sfitti e turistici (CIPAT), e se ci sia stato un dialogo con i proprietari per capirne le motivazioni e le esigenze.

Esiste un piano di lavoro organico? Si richiede chiarezza su obiettivi, azioni e tempistiche previste per regolamentare il mercato e contenere la pressione degli alloggi a uso turistico.

Sono previsti controlli concreti? In linea con quanto fatto in altri comuni, si domanda se siano state avviate o si intendano avviare attività di verifica sul rispetto dei vincoli di residenza.

Accanto a queste richieste, vengono formulate cinque proposte concrete, con l’obiettivo di contribuire in modo costruttivo alla definizione delle politiche abitative locali:

Creazione di un’Agenzia Comunale per l’Affitto, che agisca come sportello pubblico in grado di garantire i proprietari e favorire i contratti a canone concordato.

Modulazione dell’IMU e incentivi mirati, con aliquote differenziate per affitti a residenti, immobili sfitti e alloggi turistici ad alta redditività.

Incrocio sistematico dei dati tra uffici comunali, per far emergere automaticamente situazioni anomale e violazioni dei vincoli.

Utilizzo dei proventi delle sanzioni per creare un fondo comunale per l’abitare, da destinare a giovani, lavoratori e progetti di co-housing.

Stesura di un nuovo regolamento comunale per disciplinare i cambi di destinazione d’uso e contenere l’espansione degli alloggi turistici.

Un confronto sempre più necessario
Il gruppo Rinascita e Sviluppo sottolinea come non si tratti di “attaccare” l’amministrazione, ma di stimolare un’azione politica urgente e concreta su un tema che coinvolge l’intera comunità. E proprio in quest’ottica, il documento chiude con un invito alla collaborazione, auspicando risposte puntuali e un dibattito pubblico trasparente.

Con questa interrogazione, la minoranza riporta al centro dell’agenda comunale una questione che non può più essere rimandata: quale futuro abitativo per Nago-Torbole? Una domanda che interpella non solo la politica, ma anche cittadini, proprietari di immobili e operatori economici. La risposta, come sempre, passerà dai fatti. (n.f.)