Edilizia abitativa, canone moderato e assegnazione alloggi di risulta
“Quello della casa è un tema molto sentito, proprio per questo stiamo lavorando su più fronti a partire dall’assegnazione dei cosiddetti alloggi di risulta per i quali la giunta ha stanziato ulteriori 7,5 milioni. Ma altrettanto importanti sono gli obiettivi di ampliamento dell’offerta degli alloggi a canone moderato, come pure l’attivazione di progetti mirati al contrasto dello spopolamento delle valli trentine e non da ultimo gli interventi per l’efficientamento energetico degli edifici”.
Lo ha detto l’assessore alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia Stefania Segnana aprendo il confronto fra amministratori locali, responsabili uffici edilizia e sociali, Comunità di valle, Comuni, organizzazioni sindacali, ITEA e Consiglio provinciale che si sono riuniti in videoconferenza per partecipare all’assemblea provinciale per l’edilizia abitativa.
Sul tema degli alloggi di risulta, l’assessore Segnana ha fatto presente che l’ultimo stanziamento di 7,5 milioni va ad aggiungersi agli altri 15 che la Giunta aveva stanziato negli ultimi due anni.
Nel corso dell’assemblea sono state presentate delle buone pratiche di “abitare collaborativo” come l’esperienza di cohousing ad Albiano e di coliving nei comuni di Luserna e Canal San Bovo.
Elide Colpo (Servizio politiche della casa) ha spiegato come attraverso la collaborazione con gli Enti locali, ITEA spa e Fondo Housing Sociale Trentino è stato modificato il regolamento in materia di edilizia abitativa pubblica al fine di rendere più rapido ed efficiente l’accesso alle locazioni a canone moderato anche riducendo i tempi di assegnazione dei cosiddetti alloggi di risulta (alloggi liberi, non assegnati) e la durata delle graduatorie per l’assegnazione di tali alloggi.
Fondo Housing Sociale Trentino
Per quanto riguarda il Fondo Housing Sociale Trentino Claudio Nadalini (Cassa del Trentino s.p.a.) ha ricordato che il fondo è stato costituito a partire dal 2012 per la realizzazione di alloggi a canone moderato. La durata del Fondo è di 25 anni – la scadenza è quindi prevista nell’anno 2038 – nel corso dei quali è prevista la possibilità di dismettere progressivamente e condizionatamente il patrimonio immobiliare acquisito. Dall’inizio del 2015 sono stati realizzati più di 500 alloggi, locati nell’ambito di 23 diverse iniziative distribuite nei comuni del territorio provinciale considerati ad alto fabbisogno abitativo.
Antonella Rovri (Dirigente Servizio politiche della casa) ha ricordato come la Provincia assicura oggi il proprio sostegno al disagio abitativo di coloro che risiedono sul territorio provinciale, attraverso due principali strumenti: l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica e la concessione del contributo integrativo all’affitto di mercato.
Gli investimenti nell’edilizia abitativa pubblica provinciale
Francesca Gerosa (Presidente ITEA spa) ha ricordato che mai come quest’anno la Società è impegnata su più fronti e ha colto sfide che si possono definire straordinarie.