Difensore civico, tra istanze dei cittadini e rilievi giuridici

Stagista09/07/20233min
Bandiere  ProvinciaPalazzo PATTrento 3 dicembre 2012AgF Bernardinatti Foto

 

589 fascicoli aperti, 636 quelli archiviati, 876 comunicazioni (incontri, comunicazioni scritte, telefoniche, corrispondenza ed interventi vari rivolti ai cittadini). Questi i numeri dell’attività del difensore civico della Provincia autonoma di Trento Gianna Morandi riferiti al 2022.
Sanità, assistenza, previdenza, tributi, urbanistica, procedimento amministrativo, accesso agli atti, anticorruzione, parità di genere, sanzioni amministrative: sono numerose le materie per le quali il cittadino si è rivolto alla difesa civica. Le istanze hanno riguardato nel 43% dei casi l’ordinamento, per il 30% i servizi sociali e culturali, per il 18% il territorio e l’ambiente e per il 9% l’economia e il lavoro.

Morandi si è soffermata in particolare sull’istituto dell’accesso agli atti e sul ricorso al Difensore civico contro il diniego di accesso adottato dalle Pubbliche Amministrazioni. Ha spiegato che la disciplina in materia è molto articolata ed esistono varie tipologie di accesso. Accade poi non di rado che a fronte della dichiarazione di illegittimità del diniego da parte del Difensore civico, gli atti richiesti non vengano consegnati al cittadino. Nel corso del 2022 su 15 ricorsi ci sono state 10 dichiarazioni di illegittimità di diniego.
La difensora ha riferito che spesso i cittadini lamentano la mancata risposta da parte della Pubblica Amministrazione in ordine alle istanze presentate: un comportamento da stigmatizzare, ha detto, tenendo conto dell’obbligo della Pubblica amministrazione di provvedere non solo nei casi espressamente previsti dalla legge.

Numerose sono state anche le richieste di intervento pervenute al Difensore civico da parte del personale sanitario riguardanti la sospensione dal lavoro per inosservanza dell’obbligo vaccinale, la corresponsione della retribuzione relativa al periodo di sospensione, l’assegnazione a mansioni diverse dei lavoratori che avevano deciso di non vaccinarsi, nonché il riconoscimento dell’esenzione da vaccino.

La relazione della difensora ha trattato poi una molteplice serie di questioni di rilievo, tra cui l’adeguamento della legge provinciale in materia di IMIS alla sentenza della Corte costituzionale 209/2022, che ha consentito a persone legate dal vincolo del coniugio o dell’unione civile di fruire di due distinte esenzioni per prima casa.
Numerose anche le istanze che hanno riguardato il canone RAI, laddove i cittadini si trovano a volte esposti a pagamenti non dovuti.
Morandi ha poi riferito l’utilità degli approfondimenti svolti in tema di videosorveglianza e problematiche relative ai diritti alla ripresa delle aree di pertinenza e di quelle pubbliche o aperte al pubblico.
Infine, altre questioni hanno riguardato l’istruttoria dei titoli abilitativi edilizi richiesti ai comuni e le modalità di partecipazione dei cittadini alla pianificazione urbanistica.

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