Decreto energie rinnovabili: il sostegno della Conferenza delle Regioni al Trentino

Le richieste delle due Province autonome possono essere sintetizzate in 3 punti: mantenimento dell’accesso diretto ai sistemi di incentivi per il mini-idroelettrico fino a 250 kW di potenza nominale media annua; tariffa omnicomprensiva per gli impianti fino a 500 kW di potenza nominale anziché fino a 100 kW come previsto nella prima versione del decreto; aumento delle tariffe per le aste ed i registri. In una lettera inviata al ministro Luigi Di Maio l’assessore Tonina aveva riassunto le valutazioni del Trentino sullo schema di decreto ministeriale di incentivazione della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Nella lettera si ribadiva che “la produzione di energia idroelettrica in piccoli impianti diffusi ricopre un ruolo fondamentale, non solo dal punto di vista economico, ma anche dal punto di vista sociale e in funzione di presidio dell’ambiente grazie al consolidato impegno per un uso responsabile e sostenibile della risorsa idrica locale”.
Al contrario, si sottolineava ancora nella lettera, “la proposta di decreto sembra indirizzata ad incentivare in modo massivo i grandi impianti fotovoltaici ed eolici, mentre prevede l’ammissione agli incentivi per i soli impianti idroelettrico i posti su condotte esistenti e canali di scarico, senza modifica del punto di restituzione. In questa maniera si trascurano a priori gli impianti idroelettrici che utilizzano le acque dei torrenti, determinando in questo modo l’esclusione di impianti – sia nuovi che assoggettati al rinnovo – già autorizzati e concessi, per i quali è già stata pronunciata una positiva valutazione di impatto ambientale ed è stato svolto un lavoro di condivisione con la popolazione locale, anche a fronte della messa in campo di specifici piani di compensazione territoriale”.
La lettera si concludeva chiedendo “di rivedere in modo più congruo il sistema delle tariffe incentivate per l’energia idroelettrica (…) e di valutare il reinserimento, ove possibile, del meccanismo dell’accesso diretto al sistema degli incentivi per gli impianti con potenza limitata, al fine di ridurre l’onere burocratico connesso con le procedure autorizzative”.