Da Monaco di Baviera fuga di mezzanotte… verso il lago di Garda

Claudio Chiarani04/06/20202min
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Martedì sera a mezzanotte precisa appena sbloccate le frontiere, quando avevano già caricato la macchina nel pomeriggio con le tavole, le vele, i boma e le mute Joseph e Bernd, padre e figlio, hanno acceso il motore e sono partiti da Monaco di Baviera destinazione Torbole. Prenotato il soggiorno a casa Beust e macinati i 380 chilometri dalla capitale bavarese verso il Garda, non appena fatta colazione e armato le tavole i due si sono diretti verso lo scivolo del Circolo Surf Torbole per entrare in acqua e surfare. Varcare il confine con l’Austria e l’Italia non è stato di nessuna difficoltà – hanno raccontato a Vasco Renna visibilmente emozionato nel vedere i primi due tedeschi scendere in acqua per fare windsurf – e attesa la nostra Òra i due si sono letteralmente lanciati in acqua per planare sul Garda. Al loro rientro hanno detto a Renna “È stata una cosa che sognavamo da mesi, il Garda è unico e ci mancava tanto. Credo che questa data resterà a lungo nella nostra memoria!”. Un po’, ad essere sinceri, c’era da aspettarselo e, dopo mesi di disdette o posticipi, ora per il turismo qualcosa inizia a muoversi anche se non sarà la stagione dell’ennesimo record. I tedeschi, i bavaresi in particolare, al loro “Mediterraneo” non rinunciano neanche per sogno, anzi. “Arrivare sul Garda è un sogno che abbiamo coltivato da tre mesi a questa parte e non appena abbiamo potuto siamo partiti. A mezzanotte precisa – racconta Bernd – neanche un secondo più tardi”. Ne valeva la pena? “Ovvio, assolutamente sì!”.

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