Da mercoledì 19 febbraio riapre 4 giorni alla settimana l’ufficio postale di Bolognano
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ARCO
È giunta in Comune la comunicazione ufficiale da parte dell’Ufficio relazioni istituzionali per l’area nord-est di Poste Italiane della riapertura, a partire dal mercoledì 19 febbraio, dell’ufficio postale di Bolognano. Orario: il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle 8.20 alle 13.45 e il sabato alle 8.20 alle 12.45.
«Davvero una notizia bella e tanto attesa -dice il sindaco Alessandro Betta- dopo la chiusura avvenuta ormai quasi dieci anni fa, alla quale io e la mia Giunta ci eravamo opposti con una lunga mobilitazione e diverse iniziative, tutte purtroppo inascoltate da Poste Italiane, e quindi con un ricorso al presidente della Repubblica, tramite la responsabile del nostro ufficio legale, Barbara Zampiero, che contro ogni previsione ci ha dato ragione. Le motivazioni per non chiudere erano diverse e importanti: questo ufficio serve il bacino d’utenza dell’Oltresarca, zona delimitata dal fiume e quindi divisa fisicamente dal resto del Comune di Arco, ma soprattutto zona che si è espansa tantissimo negli ultimi anni e che conta 6000 abitanti circa. Al momento della chiusura serviva in media tra le 100 e le 200 persone al giorno, quindi un numero importante, e l’utenza era la più varia, ma costituita soprattutto da persone anziane, che oltre alla normale attività di ufficio postale necessitano di consulenze per i propri libretti e depositi e per il ritiro della pensione».
«Devo essere sincera: le probabilità di vincere il ricorso non erano molto alte -spiega l’avv. Barbara Zampiero- e anzi i Comuni che si sono opposti alle chiusure delle poste per la stragrande maggioranza hanno perso. Credo che i motivi del nostro successo siano due: aver scelto Roma, cioè il presidente della Repubblica, che fa suo il pronunciamento del Consiglio di Stato, più attento ai temi dei diritti della cittadinanza; e aver puntato tutto su un unico concetto, chiaro e semplice: Poste Italiane nel momento in cui gestisce un servizio pubblico deve muoversi secondo le norme delle pubbliche amministrazioni. Ma quando hanno chiuso l’ufficio di Bolognano sono mancati il preavviso di chiusura e la comunicazione del motivo; forse sembrano solo dei cavilli, ma stanno alla base dell’agire di una pubblica amministrazione, e infatti il Consiglio di Stato ci ha dato ragione».